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18/07/2011 07:41:21

Acqua: emergenza a Marsala non ancora finita. Il Pdl: "Sospendere il canone di depurazione"

Probabilmente si tratta di casi isolati, dove l'acqua non arriva per la presenza di bolle d'aria, ad esempio. Ma dagli uffici del Comune fanno sapere che i guasti alla condotta sono ormai riparati. I disagi comunque sono stati enormi. Nei giorni scorsi per mancanza di acqua molti bar a Marsala non hanno potuto neanche fare caffè ai clienti....

Ecco cosa scrive Salvatore, da Contrada Fontanelle:

La  presente per lamentare la mancata erogazione dell'acqua , un bene primario per una societa' civile , capisco che ci possa essere stato qualche inconveniente , pero' un ente come il comune che dovrebbe assicurare la normale erogazione , non sta assicurando nemmeno le emergenze , non puo' mancare l'acqua specialmente nella stagione estiva e in zone dove la temperatura supera quasi sempre i 30 gradi. Il comune di marsala , cosi come tutte le istituzioni (nessuna esclusa) rivendica i propri diritti nei confronti dei cittadini , pero' i propri doveri molto spesso non li mantiene , anche perche' fare arrivare l'acqua nelle case dei cittadini e' un dovere del comune e non un favore che si fa agli stessi cittadini .

Intanto, il gruppo consiliare del Pdl (Rosanna Genna e Antonino Alagna) ha inviato un documento al presidente del Consiglio comunale Oreste Alagna e all'assessore ai Lavori pubblici e Acquedotto, Pino Milazzo, per ricordare loro che c'è una sentenza della Corte costizionale (la n. 335 del 15 ottobre 2008) che «ha stabilito l'incostituzionalità del pagamento della tariffa relativa al servizio di depurazione nel caso in cui l'utente non ne usufruisca». E si ricorda che la materia è stata, poi, regolata con una legge del 2009 ed un decreto attuativo del ministero dell'Ambiente. Si chiede, pertanto, che «nel rispetto di quanto previsto dalla sentenza e dalle norme emanate, che alle utenze interessate vengano rimborsati il costo del servizio di depurazione e che, a partire dal gennaio 2012, non sia più conteggiato in bolletta».
Il caso, in passato sollevato dai difensori civici Giovanni Salvo e Bice Pace, è relativo alle migliaia di utenze di quelle zone (borgate e contrade) nelle quali non è stata ancora realizzata la rete fognaria. E quindi è ingiusto far pagare a questi abitanti il canone di depurazione. Finora, invece, questi marsalesi sono stati sempre costretti a pagare per un servizio non garantito. Il canone di depurazione, infatti, viene inserito tra le voci della bolletta inviata dall'ufficio acquedotto. Contro il pagamento del canone, nel 1999, avviarono una petizione gli abitanti delle lontane contrade Ciavolo, Ciavolotto e Digerbato.