Secondo l'accusa, l'insegnante di sostegno a cui era stata affidata e l'assistente igienico sanitaria e l'assistente alla comunicazione avrebbero abbandonato la minore disinteressandosi della stessa. La ragazzina sarebbe stata lasciata per ore sola all'interno di una stanza senza alcuna assistenza. Avrebbe anche compiuto degli atti di autolesionismo sbattendo la testa contro il pavimento e contro il muro. Gli inquirenti contestavano inoltre all'insegnante ed alle due assistenti anche di avere costretto l'alunna ad ingurgitare cibo mediante ricorso alla violenza fisica. Secondo gli inquirenti, l'insegnante avrebbe anche pronunciato parole di sdegno accompagnando in taluna occasione la condotta con l'espressione: "Perché non l'abortivano?". Ma da un'attenta valutazione degli atti è emerso che non è stato commesso alcun atto illecito. Il giudice per le udienze preliminare ha deciso di non doversi procedere nei confronti delle tre indagate