Al processo partecipano oltre a Giammarinaro, anche gli altri cinque presunti suoi prestanome, ritenuti dall'accusa soltanto degli amministratori fittizi dei beni dell'ex deputato regionale. Per Pino Giammarinaro è stata chiesta anche l'applicazione della misura della sorveglianza speciale.
Le difese proveranno a convincere il Tribunale che effettivamente le aziende, tra cui la Salus, La CEM, ed altre erano e sono gestite solo ed esclusivamente dagli amministratori e dai soci, senza alcuna intrusione del Giammarinaro,
cercando quindi di svincolare le quote e le aziende stesse.
Tra i difensori, oltre all'Avvocato Paolo Paladino,sono impegnati, per gli altri soggetti coinvolti, anche Stefano Pellegrino, Vito Cimiotta, Angelo Vita e Stefano Venuti.
Il 17 maggio scorso agenti della Divisione Anticrimine della Questura e militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trapani hanno sottoposto a sequestro preventivo quote societarie, beni mobili e mezzi appartenenti a società operanti nel settore parasanitario ritenute riconducibili all’ex parlamentare. Contestualmente sono stati notificati all’ex deputato ed a sei presunti prestanome delle informazioni di garanzia e l’avviso di conclusione delle indagini.
Tutto è stato comunque rinviato al 4 Ottobre prossimo, perchè ieri c'è stata solo la costituzione delle parti in giudizio.