L'azienda sanitaria provinciale addirittura avrebbe voluto il divieto di balneazione per le spiagge dove - come è accaduto ad Erice - viene individuata l'alga "ostreopsis". Ma il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, ha già disobbedito. Anche perchè, con qualche accortezza si può fare il bagno con l'aga urticante, come quando ci sono le meduse....
Cos'è intanto la «ostreopsis». Un'alga unicellulare, quindi molto piccola, presente soprattutto nelle micro gocce che si creano dal «battere dei flutti nelle zone» dove sono presenti scogliere. Queste micro gocce, simili ad un aerosol, quando vengono inalate dall'uomo possono dare fenomeni irritativi delle mucose e/o irritazioni della pelle dove si depositano. Eventuali sintomi che possono riscontrarsi, soprattutto nei soggetti particolarmente sensibili come allergopatici ed asmatici, sono: prurito, arrossamento della cute, arrossamento con fastidi agli occhi, nausea, fastidi respiratori e in rari casi crisi di asma, febbre e disturbi gastro-enterici. Non bisogna sostare e stare fermi (dove l'acqua batte), una nuotata resta la migliore cosa da fare.
In provincia di Trapani la zona interessata dal fenomeno segnalato e monitorizzato dall'Arpa Sicilia, «non riguarda assolutamente la spiaggia libera di San Giuliano e i lidi privati», ad eccezione «dell'area marina antistante la Baia dei Mulini e Isla Blanca». Ma questo non significa non potere usare le strutture e non potere mettere piedi in acqua..
A Palermo la zona interessata dalla ostreopsis ovata, meglio nota come alga rossa, è il litorale palermitano che comprende Trappeto, Isola delle Femmine, Capaci e Vergine Maria.