I genitori dei bambini in particolare lamentano ( sotto pubblichiamo il testo integrale della lettera ) della rimodulazione dell'orario di entrata e di uscita dall'Asilo, aprire l'Asilo alle 9 non ha molto senso, visto che i genitori sono già al lavoro; ancora più grave anticipare la chiusura alle 17, basti pensare che le attività commericali non chiudono prima delle 19. Ma i tagli non toccheranno solo gli Asili ma anche la Scuola Materna Comunale, vero fiore all'occhiello della città, proprio quest'anno l'Amministrazione Comunale ne ha festeggiato i 100 anni, e a quanto pare il regalo della giunta Carini non è molto gradito. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe certo il ritardo con cui inizierà la mensa, non più il primo ottobre ("Tanto le persone sono tutte in campagna" dichiara il Sindaco...) ma il primo novembre. Ma anche dal primo novembre, non è detto che la mensa sia ogni giorno, ma solo tre volte a settimana . Cio è dovuto al fatto che Marsala Schola non ha più soldi, e quindi per risparmiare dovrà somministrare la mensa agli alunni a giorni alterni.
Oltre ai genitori, questi tagli coinvolgeranno i lavoratori, oltre alla riduzione del personale degli Asili, sono a rischio anche gli incarichi annuali degli insegnanti nelle scuole materne. Per il momento non ci sono commenti da parte del Presidente del Cda di Marsala Schola, l'avvocato Adamo, anche i consiglieri comunali sono in difficoltà, perchè non ci sono atti ufficiali.
I tagli alla spesa sociale coinvolgono le categorie più deboli, non possono effettuarsi senza un serio dibattito, i tagli lineari provocano solo danno, oggi si parla di "spending review" cioè di revisione della spesa, che deve essere diretta a migliorare l’efficienza e l’efficacia della spesa pubblica "minore spesa a parità di risultati e maggiori risultati a parità di spesa – attraverso la sistematica analisi e valutazione delle strutture organizzative, delle procedure di decisione e di attuazione, dei singoli atti all’interno dei programmi, dei risultati". Questo concetto si oppone all’approccio incrementalista che di fatto è diffuso nell’amministrazione pubblica e che dà per scontato quasi tutto l’assetto strutturale e procedurale esistente, limitandosi a valutare le variazioni annue.
Ecco la lettera che i genitori degli asili nido di Sappusi e di Amabilina hanno inviato al Sindaco Renzo Carini e all'istituzione Marsala Schola:
Egregio Sindaco,
in questi giorni noi genitori dei piccoli utenti che frequentano gli asili nido comunali, siamo venuti a conoscenza del fatto che è sua intenzione, per esigenze di bilancio comunale, operare alcuni tagli al servizio asili nido erogato presso le strutture di contrada Amabilina e contrada Sappusi, rimodulandone le modalità di erogazione.
Le premettiamo che noi riteniamo che fino ad oggi il suddetto servizio è stato une dei fiori all’occhiello dell’amministrazione comunale sia dal punto di vista logistico (durata ed orari del servizio) sia dal punto di vista dell’efficienza del servizio erogato. Ne è prova il fatto che annualmente le domande di ammissione per usufruire del predetto servizio sono ampliamente superiori rispetto ai posti disponibili, tanto che la mancata ammissione dei propri figli agli asili comunali è vissuta dai genitori di tutte le fasce di reddito e ceto sociale come un grosso problema sia dal punto di vista logistico (specie per i genitori che lavorano) che dal punto di vista economico (atteso l’elevato costo degli asili nido privati) alla luce anche dell’attuale crisi economica.
Se operati, i tagli di cui si parla avranno un fortissimo impatto negativo sulle decine di famiglie dei piccoli utenti, specie per quelle i cui genitori lavorano tutto il giorno, anche fuori sede e che inoltre non possono contare sull’aiuto di altre figure del proprio ambito familiare. Secondo le voci che ci sono pervenute, infatti, si parla di un apertura degli asili alle ore 09,00 (anziché alle attuali ore 07,30) - improponibile per quei genitori che a quell’ora si devono già trovare sul posto di lavoro anche in altre città -, nonché di una chiusura alle ore 15,00 (anziché alle attuali ore 19,00). Ciò metterà in seria difficoltà i genitori che lavorano tutto il giorno e che, oltre al disaggio relativo al dover organizzare come andare a prendere in anticipo i propri figli, saranno costretti anche a doverli affidare a strutture private con problematiche sia dal punto di vista psicologico (pensi a questi bambini sballottati da un posto all’altro) che dal punto di vista economico (si pensi anche a quei genitori che hanno anche altri figli più grandi per i quali già si presentano tali problematiche).
Oltre a quanto detto sopra, si parla inoltre di iniziare il servizio il mese di ottobre e concluderlo nel mese di giugno lasciando scoperti i mesi di settembre e luglio (che fino ad oggi sono stati sempre coperti dal servizio) mesi nei quali la totalità dei genitori lavora e che li costringerà a dover trovare delle alternative in strutture private con ulteriore aggravio di costi specie per le famiglie con più figli.
Alla luce di quanto detto sopra noi genitori la invitiamo a riconsiderare la sua posizione, pur tuttavia comprendendo anche la difficoltà nel dover pianificare un bilancio di un ente così grande, e la invitiamo prima di operare le sue scelte di tenere in debita considerazione le grosse ricadute dal punto di vista sociale che tali tagli avrebbero sulle famiglie.
Firmato: i genitori dei piccoli utenti degli asili nido comunali di Amabilina e Sappusi