La protesta sul web infuria, “Spidertruman” vero o finto che sia è sempre più cliccato, e sempre di più i cittadini inorridiscono davanti alle dichiarazioni di politici, ministro Rotondi in testa, secondo cui loro in fondo non se la passano molto bene economicamente, che hanno molte spese da sostenere. Alla faccia. Poi ci sono i pensionati virtuosi (ma non lo dite a Rotondi), quelli che prendono un vitalizio tutto sul groppo del contribuente. Gli ex parlamentari in pensione, secondo gli ultimi dati della Uil, sono 1831 . E per ciascuno di essi spetta il vitalizio, un bell’assegno ogni mese che ti danno in base agli anni di contributi versati (e non gli anni di lavoro parlamentare). I vitalizi degli ex parlamentari costano a entrambe le camere (quindi al contribuente) circa 220 milioni di euro in totale l’anno. In tutto ciò anche gli ex parlamentari che in passato hanno sostenuto le tesi anti pensioni d'oro ne godono i benefici. Vedi Walter Veltroni ad esempio, 23 anni di contributi maturati e 9000 euro di vitalizio ogni mese. E i nostri ex parlamentari della provincia di Trapani? Chi più chi meno, la pensioncina arriva puntuale ogni mese. Senza contare i vitalizi per chi è stato deputato regionale.
Vediamone qualcuno. Per Pietro Pizzo, ad esempio, ex senatore Psi e uomo di punta in di Bettino Craxi negli anni ’80 in provincia, Palazzo Madama stacca ogni mese un assegno da 4.725 euro a fronte dei dieci anni di anzianità.
Poi ci sono altri ex parlamentari che prendono giusto il minimo per soli 5 anni di anzianità. Ai comuni mortali tocca meno di 500 euro al mese di pensione minima. Per Nicola Trapani, eletto deputato nel ’94 con Forza Italia nel primo governo Berlusconi, la minima per i 5 anni di anzianità maturati è di 3108 euro al mese. Se poi la legislatura non finisce entro i 5 anni, versi comunque i contributi, irrisori rispetto a ciò che riceverai, e ti sistemi. Come lui anche Baldassare Lauria, senatore dal ‘98 al 2001, eletto con Forza Italia nella circoscrizione Mazara del Vallo e poi passato all’Udeur di Mastella, i suoi 3.108 euro li riceve ogni mese. O Vincenzo Garraffa, ex senatore del Pri e presidente della Pallacanestro Trapani che ha portato alla sbarra Marcello Dell’Utri e il boss di Trapani Vincenzo Virga poi sono assolti in appello dall’accusa di estorsione. Garraffa si è seduto a Palazzo Madama per circa 2 anni e mezzo ma ha comunque i 5 anni di anzianità per riceve l’assegno da circa 3000 euro.
Tornando a Marsala c’è un altro pensionato virtuoso, Salvatore Grillo, ex deputato Pri e padre di Massimo anche lui ex deputato con l’Udc, ha maturato 10 anni di anzianità e il vitalizio è di 4725 euro. Grillo figlio invece non riceve ancora la pensione. Il suo vitalizio, facendo i calcoli, oggi ammonterebbe a 3.108 euro a fronte dei 5 anni di legislatura già maturati. Ma ancora è giovane, magari ne accumulerà altri. Come Grillo e Pizzo anche Egidio Alagna, ex deputato Psi e oggi presidente onorario della Camera penale di Marsala, riceve i suoi 4.725 euro mensili.
Altri, invece, in virtù di una più lunga permanenza sui banchi del parlamento portano a casa pensioni d’oro. Ad esempio Benedetto Cottone, oggi più che novantenne è stato uomo di punta in Sicilia prima con i monarchici e poi con il Pli dagli anni ‘50 agli anni ’70. Da deputato nazionale ha interceduto col governo affinché venisse conferita a Marsala, la sua città natale, la Medaglia d’oro al valor civile per i bombardamenti del ‘43. Quattro legislature, 20 anni di anzianità, oggi riceve un assegno da 8455 euro.
Qualcuno recentemente ha avanzato la proposta (subito bocciata ovviamente) di tagliare le pensioni d’oro degli ex parlamentari e mettere un tetto massimo di 3000 euro al mese. Non ditelo agli ex onorevoli o senatori che hanno maturato 25 anni di anzianità e oggi ricevono pensioni da capogiro. Talvolta i vitalizi sfiorano la doppia cifra.
Per Ludovico Corrao ad esempio la pensione è di 9387. Prima democristiano poi comunista, quindi sostenitore del milazzismo, sindaco di Gibellina durante il terremoto del ’68 e inventore delle Orestiadi, Corrao ha maturato 25 anni di anzianità sugli scranni di Palazzo Madama.
In questo breve elenco di ex parlamentari trapanesi aggiungiamo un jolly. Non è del territorio ma ne fa parte in quanto amministra il comune di Salemi. Anche Vittorio Sgarbi riceve il suo vitalizio bello e pulito. 8455 euro mensili per la sua attività parlamentare, Sgarbi ha maturato ben 20 anni di anzianità alla Camera. L’età pensionabile per gli ex parlamentari in generale è di 65 anni di età. Poi è possibile ricevere il vitalizio a 60 anni se ti sei seduto sui banchi del parlamento prima del 1996. Così stabilisce la legge del ’97. Poi ci sono ulteriori anticipazioni in base alle legislature maturate. E così Vittorio Sgarbi (e come lui tanti altri baby-pensionati) è andato in pensione a 54 anni. Poi ovviamente c’è quel discorso che molti per il Parlamento sono in pensione, ma hanno altre cariche pubbliche e altri stipendi o vitalizi. Proprio come Sgarbi. Si sa però che per chi ha lavorato per una vita è sempre difficile andare in riposo e stare con le mani in mano.
Francesco Appari