Non solo dobbiamo subire le case abusive che, negli anni, si sono letteralmente mangiate la spiaggia, ma ancora una volta decine di segnalazioni arrivano sugli accessi al mare che per legge dovrebbero essere aperti e invece sono chiusi. Senza contare di un'altra vicenda che abbiamo denunciato tempo fa: l'allargamento senza controllo dei lidi, in assenza di un piano spiagge del Comune di Marsala. La spiaggia libera ormai a Marsala è un'eccezione, l'unico tratto corposo che rimane è quello, non più di 800 metri, tra lo Sbocco e il Signorino. Eppure anche lì si registrano situazioni incresciose, come quella di alcuni proprietari di terreni del posto che hanno deciso - quasi per volersi fare la loro spiaggia privata - di aumentare la recinzione del loro appezzamento di terreno, convinti di passare inosservati. Si sono fatti il loro lido privato: 220 metri quadrati di spiaggia libera a proprio uso e consumo....
E proprio partendo da alcune denunce anonime, sulla vicenda sta indagando la Procura della Repubblica di Marsala tramite l'ufficio di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, che si è limitata a fare dei rilievi sul posto, e ad inviare tre avvisi di garanzia, per altrettante persone. La proprietaria del terreno risulta un'anziana donna marsalese, F.P., che ha 78 anni e ha proprio lì la residenza. Il terreno è caratterizzato da una specie di recinto, fatto nel corso degli anni, con dei tufi messi impilati unno sopra l'altro, e con alla sommità addirittura del filo spinato sorretto da alcuni paletti di alluminio.
L'indagine in realtà non è recente. Ma tutto è partito nel 2010. Segno che l'autorità giudiziaria e le forze dell'ordine stanno cercando di mettere ordine nelle coste di Marsala, in contemporanea con l'esecuzione dei primi abbattimenti delle case abusive.