L’azienda, dichiarata in fallimento, negli anni ha subito altri incendi, di natura dolosa. Si stanno, in questo momento, verificando le cause delle fiamme. Martino morsello negli anni ha dato vita a diverse forme di protesta contro la dichiarazione di fallimento dell’Ittica Marsalese, arrivando pure ad incatenarsi a Palazzo VII Aprile e a fare lo sciopero della fame.
Ecco le dichiarazioni di Morsello in seguito all’incendio. ‹‹Lo stato italiano salvaguardia e protegge le strutture e i posti di lavoro che la mafia ha costruito, (vedesi strutture Grigoli), mentre è sordo alle mie denuncie di collusione istituzionali presentate presso la procura della repubblica di Marsala inerenti alla Ittica Mediterranea Srl di cui sono amministratore. L’incendio di ieri, il quarto, dimostra ancora una volta la complicità del curatore fallimentare avv Francesco Trapani che avendo preso in custodia l’impianto nel 2007 in piena efficienza e funzionale ha contribuito, col suo comportamento interessato così come più volte denunciato, a distruggere una struttura di circa 10 milioni di Euro che dava posti di lavoro. Strano è anche il comportamento della magistratura del Tribunale di Marsala che ancora ad oggi non dà risposte in merito alle mie denunce. L’azienda Ittica Mediterranea è parte offesa in un procedimento penale per usura ed estorsione e anche in questa vicenda si attendono risultati. Agli occhi della collettività appare chiaro l’incapacità della classe politica e istituzionale ad affrontare i veri problemi dei cittadini , mentre appare chiaro la salvaguardia verso i poteri forti e delinquenziali››.