approvare un bilancio presentato da un Sindaco senza maggioranza e che ha portato la città allo sfacelo amministrativo. Debbo prendere atto con rammarico che il primo cittadino ha ritenuto di convocare un incontro con i singoli consiglieri e non con le forze politiche di loro riferimento, come se il bilancio fosse un atto di ordinaria amministrazione senza alcuna valenza politica. Un Sindaco politicamente ed amministrativamente finito, ieri ha ripreso vigore grazie all’atteggiamento di quei consiglieri che hanno consentito l’approvazione del bilancio e la ratifica della delibera di aumento della TARSU. Se si è trattato di un incidente di percorso si può e si deve porre rimedio immediatamente depositando una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino. SEL chiederà ai partiti del centro sinistra un gesto forte di chiarezza politica che ponga fine a torbide dicerie o a giustificati malumori nella cittadinanza che è stanca di subire sempre e comunque il disagio di una totale disamministrazione della cosa pubblica .
Mozione di sfiducia subito e primarie in autunno: su questi punti fondamentali SEL aprirà il confronto con il centro sinistra marsalese per programmare un dopo-Carini per eleggere al vertice della città un Sindaco che sia di assoluta discontinuità e che possa rilanciare la nostra città sia dal punto di vista sociale che economico
16,00 - Tante le reazioni il giorno dopo l'approvazione del bilancio.“Ringrazio il Consiglio Comunale ed in particolare le forze di minoranza che hanno consentito l’approvazione dello strumento finanziario, indispensabile per amministrare la Città – sottolinea il Sindaco. L’Assise di Palazzo VII Aprile ha lavorato in piena serenità. Voglio assolutamente smentire alcuni voci di stampa che riportano di possibili accordi fatti dallo scrivente con le forze di opposizione in cambio di assessorati tecnici e/o azzeramenti di giunta. Ognuno ieri ha agito secondo la propria coscienza”. In realtà le ricostruzioni dimostrano che una trattativa c'è stata, è durata a lungo e ha portato i suoi frutti.
Soddisfatto dell’approvazione il presidente del Consiglio Comunale Oreste Alagna. “Mi corre l’obbligo di porgere il mio più sentito ringraziamento ai miei colleghi che lavorando incessantemente per oltre 16 ore hanno dato il via libera al bilancio dimostrando grande affetto per la Città e per i suoi abitanti”.
Respinte fermamente dall’opposizione – in un documento - le voci di stampa su un possibile accordo fra loro ed il Sindaco.
15,40 - Anche l'Udc si dichiara soddisfatto dell'esito della discussione sul bilancio, parlando di un atteggiamento "vivo e propositivo" nonostante il voto sfavorevole. Il capogruppo Antonio Provenzano ricorda che in piena collaborazione con la collega Luigia Ingrassia, hanno fatto approvare l’emendamento al Piano triennale delle Opere Pubbliche, relativamente al rifacimento della rete idrica nel centro urbano, per un importo pari a € 650.000 (con una previsione di ulteriori fondi destinati ad altri servizi come asili nido, Giardino d’Infanzia, refezione scolastica…).
Inoltre un contributo straordinario di € 50.000 –poi ridotto a € 25.000 per esigenze tecniche- è stato promosso personalmente dal Capogruppo U.D.C. Provenzano al fine di procedere con il pagamento degli stipendi arretrati per gli impiegati della Casa di Riposo Giovanni Paolo XXIII. Sempre grazie anche alle sollecitazioni di Provenzano è passato un ulteriore emendamento, condiviso dalla Commissione per i Lavori Pubblici, per il piano triennale relativo alla realizzazione nel 2011, di un parcheggio nella zona limitrofa al Giardino d’Infanzia con la conseguente apertura di un varco che colleghi direttamente il parcheggio alla scuola: un accorgimento utile alla comodità, ma soprattutto alla sicurezza di genitori e bambini.
Riguardo a quanto discusso ieri in sede di consiglio comunale, il Capogruppo dell’U.D.C. all’A.R.S., l’On. Giulia Adamo, si è così espressa: “ Voglio complimentarmi con i consiglieri comunali del mio partito per aver dimostrato, ancora una volta, un vivo interesse partecipativo alle sorti socio-economiche della città, proponendo un’opposizione costruttiva fatta di importanti progetti e di valide alternative".
14,00 - In merito al voto del bilancio il consigliere di opposizione Luigia Ingrassia dichiara:
"Ci sono doveri che nascono dal senso di necessità, di responsabilità, di obbligo ai quali siamo chiamati a rispondere. E’ questo quello che, “in realtà”, è avvenuto nella seduta consiliare di ieri. Nessuna intesa occasionale dettata da personalismi o individualismi, ma un’unione di sinergie e di sforzi per garantire la governabilità della Città avendo, come unica priorità, l’attenzione ai temi del sociale, della scuola, del precariato (emendamento LICARI e tutta l’opposizione, unico emendamento al Bilancio) e la realizzazione di opere di assoluta priorità come il rifacimento della rete idrica (emendamento INGRASSIA, emendamento al Piano Triennale OO.PP.). Confido nell’intelligenza dei cittadini che, sicuramente, sapranno leggere la “verità” ignorando la mistificazione della stessa".
13,00 - La vittoria di Carini travolge l'opposizione. Paolo Paladino, avvocato penalista, in passato assessore della Giunta del Sindaco Galfano e corteggiato da parte del centrosinistra per candidarsi a Sindaco nel 2012 si è dichiarato, alla luce di quanto avvenuto ieri, "autoespulso" dal Pd. Scrive Paladino:
Considero che aver consentito – attraverso abile, quanto squallido, dosaggio di presenze e momentanee assenze di alcuni Consiglieri e il voto apparentemente contrario di altri - l’approvazione del peggior bilancio della storia della nostra Città e la “sanatoria” dell’aumento della TARSU, consegna come unico dato di fatto il “salvataggio” del (ora sorridente) Sindaco e si traduce in vero e proprio atto politico che – al dilà di sofisticati arzigogolamenti del tutto incomprensibili - contraddice le ragioni di appartenenza al PD.
In conseguenza di tali fatti e dei comportamenti tenuti in Consiglio Comunale da Gruppi e da singoli Consiglieri sedicenti di centro-sinistra, mi dichiaro espulso dal PD, partito al quale sin dalle origini avevo aderito con entusiasmo e nel quale, nonostante tutto, spero di poter tornare a militare non appena quanti lo stanno distruggendo avranno il buongusto di fare mille passi indietro.
9,00 - Ricordate il manifesto di due anni fa che fece tanto arrabbiare il Sindaco di Marsala, Renzo Carini? Lo vedete pubblicato qui accanto. Era scoppiato il bubbone della Tarsu, la tassa sui rifiuti. Siccome le spese erano aumentate, per colpa dell'Ato, fino a 14 milioni di euro, e l'Amministrazione era obbligata a coprire questa spesa, il Sindaco era stato costretto ad aumentare la tassa prima dell'80%, e poi, in seguito alle proteste dei cittadini, del 66%. Il Pd, la sinistra, i consiglieri rossi, rosa e rosellini d'opposizione avevano fatto un manifesto molto pesante: "Carini, il Sindaco delle tasse". E lui si era arrabbiato tanto.
Ma Renzo Carini stupido non è (diciamo che anzi rispetto a chi lo circonda sembra quasi uno statista) e sa che la vendetta è un piatto che va consumato freddo. E ieri la stessa opposizione che prima ha attaccato - per un anno e mezzo - Carini per il maxi aumento della Tarsu, non solo non è riuscita in consiglio comunale a fare passare una delibera che vedeva la tassa scendere ad un aumento soltanto del 22%, ma poi, in preda al panico, ha fatto il papocchio. Perchè alcuni consiglieri di opposizione sono usciti dall'aula, e hanno permesso a Carini, nel pomeriggio, di fare ratificare al Consiglio il suo +66%. Ovvero, un anno e mezzo di polemiche, per un nulla di fatto. E pagano i cittadini.
"Dovevamo salvare la città dal dissesto finanziario" dichiaravano ieri i consiglieri d'opposizione. Ma in realtà di tutto si è parlato nelle lunghe trattative del soccorso rosso, tranne che di dissesto. Si è parlato soprattutto dell'azzeramento della Giunta che Carini farà oggi stesso e della nomina di tecnici graditi al centrosinistra come nuovi assessori. Se non è ribaltone poco ci manca.
Il problema è che ieri Carini cantava vittoria - e a ragione - perchè sostanzialmente è avvenuto quanto voleva lui, grazie all'opposizione (che da oggi tutti potremmo chiamare "il centrosinistra delle tasse") e soprattutto sapendo bene che ora la nuova Giunta se la farà lui, quando e come vuole lui, in base al fatto se intende ricandidarsi e con chi.
Nel Partito Democratico le acque sono agitate. Il comportamento dei consiglieri del Pd pare non sia piaciuto affatto al coordinatore Anna Maria Angileri, che fino ad ieri aveva chiesto ai suoi di muoversi con prudenza, di non avventurarsi in ragionamenti che non potevano sfociare da alcuna parte.
Dopo una giornata di passione il bilancio è stato votato, ed è passato, all'alba di oggi. La discussione del bilancio è iniziata alle due di notte, dopo una giornata passata a discutere di Tarsu, Irpef, piano triennale delle opere pubbliche, con riunioni frequenti per stabilire patti e strategie. Le urla di Rosanna Genna in alcuni momenti si sentivano pure nella vicina Chiesa Madre. Dopo una lunga discussione il bilancio è passato ancora una volta grazie ai consiglieri dell'opposizione, che hanno mantenuto il numero legale in aula. Erano 17 presenti al momento del voto. In nove hanno votato si, e in 8 hanno votato no. Cosa hanno avuto in cambio i consiglieri per votare si? Basta aspettare la pubblicazione del bilancio per capire, e chissà, magari anche la nomina della nuova e (si spera) ultima Giunta che Carini farà da qui a breve.
Nel pomeriggio si era registrato anche il divorzio tra Carini e Fli. Gli uomini di Grillo hanno deciso di chiedere le dimissioni dell'assessore Pino Milazzo dopo che è stata confermato l'aumento della Tarsu all'80%, ma va notato che gli stessi consiglieri di Fli avevano votato contro la diminuzione...
Per entrare nel dettaglio la ratifica dell'aumento della Tarsu al +80% è passata, intorno alle 18, con i voti favorevoli di Mauro, i 4 di Forza del Sud, i 2 di Fratelli d'Italia, Monteleone e Gandolfo. In totale: 9. Contro invece sono rimasti in 6: Basile, Coppola, Ingrassia, Provenzano, Licari, Mezzapelle. Gli altri (tra cui Sturiano e Vinci) sono usciti dall'aula, in questo modo garantendo l'approvazione della Tarsu. In cambio - come dicevamo - Carini si è impegnato alla nomina di tecnici in Giunta graditi ai settori del Pd e dell'Mpa che gli hanno dato una mano...
L'aumento dell'Irpef, invece, è stato approvato con un atto di indirizzo per garantire la continuità agli asili nido di Marsala e ai servizi connessi: 11 si e 9 no.
Nella discussione del piano triennale sono stati votati l'ampliamento della scuola Asta, la creazione del parcheggio vicino al Giardino d'Infanzia, alcuni interventi per la rete idrica del centro storico, la manutenzione del Palazzetto dello Sport.
Il piano, con 14 si, 4 no e 3 astenuti, è stato approvato alle 19 e 30, con il pubblico ringraziamento del consigliere Figuccia all'opposizione per "l'atto di responsabilità".
La discussione sul bilanco ha innanzitutto riguardato Marsala Schola. Sturiano ha più volte chiesto di "capire importi e destinazioni delle somme stanziate dal Comune per Marsala Schola. Dato che Marsala Schola non vuole recepire l'indirizzo di questo consiglio, sciogliamola. Marsala Schola non è una repubblica delle banane, si deve confrontare con questo consiglio comunale". A Sturiano ha replicato Carini: "Non abbiamo messo in bilancio nessuna spesa voluttaria - ha detto il primo cittadino - e non lo faremo in futuro".
Altre cose da notare: si è discusso della stabilizzazione dei precari (sono 42, tra i quali c'è anche il consigliere comunale Michele Accardi), di Ztl (per Licari del Pd le multe sulla Ztl sono una "tassa occulta").