Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/09/2011 04:00:18

Accoltellò ragazzo a Campobello. Arrestato per tentato omicidio

Come emerso nelle indagini svolte dai militari dell’Arma, il giovane è gravemente indiziato dei  delitti di “tentato omicidio aggravato” e di “porto abusivo di arma bianca”.
Giuseppe Messina è stato infatti identificato come l’autore dell’accoltellamento di Giuseppe Siracusa: lo studente castelvetranese di 19 anni, che verso le 03.00 del 24 luglio scorso, era stato ferito con diversi fendenti alla schiena. Uno dei colpi, avendo leso il polmone, si era rivelato di particolare gravità, tanto da implicare il trasferimento d’urgenza della vittima dall’ospedale di Castelvetrano al “Civico” di Palermo, dove è rimasto ricoverato per alcuni giorni in prognosi riservata, per poi essere dichiarato fuori pericolo e dimesso.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che sono risaliti all’identità dell’accoltellatore dopo 48 ore di serrate indagini, la violenza è scattata al culmine di una lite verbale per futilissimi motivi.
I due giovani, che tra loro non si conoscevano e non avevano mai avuto pregresse vertenze, alla fine della serata trascorsa con i rispettivi amici nei locali di “Tre Fontane”, si sono incrociati nella via Messico. Qui Siracusa avrebbe fatto dei commenti di biasimo sul modo in cui era parcheggiato lo scooter degli amici del Messina, denigrando modello e colore del veicolo.
Ascoltando i commenti, Messina avrebbe reagito e Siracusa avrebbe accettato la sfida, passando entrambi alle vie di fatto. Quando la colluttazione era apparentemente finita, con la meglio avuta da Siracusa poiché più robusto di stazza, Messina avrebbe sorpreso l’avversario alle spalle colpendolo almeno tre volte con l’arma bianca e fuggendo via facendo perdere le proprie tracce.
Per la sua individuazione i Carabinieri si sono avvalsi delle dichiarazioni di alcuni testimoni e di altri accertamenti: le sue esatte generalità sono state tra l’altro desunte dalla serie di controlli effettuati nei giorni precedenti dai militari.
A chiudere il cerchio investigativo il sequestro degli abiti indossati al momento della lite, che i Carabinieri hanno rinvenuto a seguito di una perquisizione domiciliare a carico del Messina e che, per quanto lavati, presentavano ancora delle tracce di sangue, rilevabili dalle analisi di laboratorio.
L’indiziato che è già stato interrogato da inquirenti e A.G., pur ammettendo di massima le proprie responsabilità circa l’accoltellamento, ha sostenuto a propria difesa di aver affrontato il Siracusa per scongiurare un atto vandalico che questi si sarebbe apprestato a compire in danno dello scooter dei suoi amici. Ed ancora ha affermato di aver portato casualmente e per dimenticanza il coltello in tasca, e di averlo adoperato per difendersi dalla superiore forza fisica del Siracusa, temendo che anche questi, nell’avvicinarsi verso la macchina degli amici, avrebbe potuto prendere un’arma.
Come disposto dall’Autorità giudiziaria., in attesa degli sviluppi processuali e dell’eventuale condanna, l’indiziato è stato ristretto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di famiglia a Campobello di Mazara.