Però, questa Amministrazione ogni tanto ne fa una buona. Sono in mezzo al parco contento, ma anche dispiaciuto, non c’è quasi nessuno, tranne un paio di turisti, quando ad un certo punto mi sento chiamare: “senta, senta, Lei non può entrare con la bicicletta!” - “e perché?” – rispondo, “è proibito”, non discuto ed esco subito, anche perché il “guardiano”, mischino, lavora il giorno di ferragosto, mi ci metto a discutere?
E però non posso smettere di pensare a tutte le volte che al cassaro passano le biciclette, gli scooter, le macchine, in strettissimo ordine alfabetico: carabinieri, guardia di finanza, polizia, vigili urbani;
per non parlare dei trasportatori e dulcis in fundo gli invalidi veri, e quelli falsi.
Questo è il paese che ci meritiamo, in tutti i parchi del mondo si può andare in bicicletta, da noi no; tutti i centri storici del mondo fanno rispettare la zona per pedoni, noi no. Anche in questo caso ci aiuta a capire Sciascia:”Continuo ad essere convinto che la Sicilia offra la rappresentazione di tanti problemi, di tante contraddizioni, non solo italiani ma anche europei, al punto da poter costituire la metafora del mondo odierno”
Giuseppe
Marsala