La posizione di Raffaele e Angelo Lombardo era stata già stralciata dall'inchiesta Iblis, per la quale è pendente una richiesta di rinvio a giudizio per oltre 50 imputati.
Le accuse riguardano l'elezione di Angelo Lombardo alla Camera dei deputati per le politiche del 2008. Lo stesso reato è contestato a Raffaele Lombardo in qualità di leader del Movimento per l'autonomia.
La citazione a giudizio, che bypassa la decisione del gip, è stata decisa dalla Procura di Catania per la bassa entità della condanna prevista dal reato, che è di competenza di un giudice monocratico e non del Tribunale convocato in forma collegiale. Il decreto di citazione è stato già notificato ai due fratelli, come ha reso noto uno dei loro legali, l'avvocato Guido Ziccone.