Gli sviluppi investigativi sono stati però inaspettati non appena i fermati sono stati accompagnati alla stazione di via Crispi per le formalità successive.
Qui sul telefono cellulare di uno di essi, Francesco Scandaliato, ventenne, con precedenti di polizia, i militari hanno fatto la sorprendente scoperta di numerosi filmati nei quali il giovane era, orgogliosamente, intento a pesare della marijuana su di un bilancino digitale quasi a dimostrazione della precisione della sua illecita attività.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile si sono quindi portati a Mazara del Vallo. Qui, con la collaborazione dei colleghi della locale Compagnia, hanno proceduto a perquisire l’abitazione del ventenne dove effettivamente sono stati rinvenuti e sequestrati 46 grammi di marijuana, 2 rigogliose piante di canapa indiana ed il bilancino di precisione ripreso nei filmati.
Il giovane è stato quindi dichiarato arrestato e posto agli arresti domiciliari a disposizione della Procura della Repubblica di Marsala.
Francesco Scandaliato, dopo aver trascorso la notte agli arresti domiciliari su disposizione del Sostituto Procuratore di Marsala Dott.ssa Sabrina Carmazzi, ieri mattina è stato presentato al processo per direttissima presso il Tribunale di Marsala. Qui il Giudice Monocratico ha convalidato l’arresto e, in attesa del giudizio finale, ha disposto a suo carico la misura cautelare dell’obbligo di firma. Il reato contestatogli, secondo quanto accertato dai militari delle Compagnie Carabinieri di Mazara del Vallo e Sciacca a seguito di perquisizione domiciliare, è quello di “produzione e detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti”.
Autonomo corso processuale seguirà invece la denuncia a piede libero per “possesso ingiustificato di strumenti da scasso” in concorso con altre quattro persone, sulla quale si pronunceranno Procura della Repubblica e Tribunale di Sciacca, poiché territorialmente competenti.
Francesco Scandaliato è stato infatti fermato nottetempo nel territorio di Sambuca di Sicilia (AG) insieme altri quattro giovani mazaresi, tutti disoccupati e con precedenti penali (F.A., 23enne; A.D. 20enne; S.O. 21enne di origini tunisine; F.G. 20enne di origine slava), sorpresi dai militari della locale Arma ad aggirarsi in modo sospetto a bordo di un’autovettura, all’interno della quale sono stati poi rinvenuti gli strumenti da effrazione.