A presentare l'iniziativa sono stati Salvatore Costantino dell'Università di Palermo e Barbara Vettori della Cattolica di Milano. Il progetto (dal costo di 297 mila euro) è co-finanziato, per l'80%, dalla direzione generale degli affari interni della Commissione Europea nell'ambito del programma Prevention of and Fight Against Crime 2007-2013. Partner del progetto l'Agenzia nazionale per i beni confiscati e l'Unicri. "Il progetto - hanno ribadito i due studiosi - vorrà contribuire allo sviluppo della normativa europea in materia, alla luce delle esperienze più avanzate. Tra gli obiettivi l'approfondimento delle attuali esperienze di destinazione di beni confiscati (come in Sicilia) e la valutazione della loro esportabilità negli stati membri che ad oggi non la prevedono. Ma c'è anche la realizzazione di moduli formativi rivolti a magistrati e funzionari degli uffici preposti al recupero dei beni in tutti gli stati membri dell'Ue".
Intanto ieri nei terreni confiscati e gestiti dalla Fondazione San Vito Onlus a Calatafimi s'è svolta la seconda tappa della vendemmia della legalità .