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19/09/2011 04:00:04

Sospese le prime demolizioni delle case abusive di Marsala. Abusivi in assemblea

Non è casuale la scelta del luogo perchè lì, alle 17 e 30, è prevista l'assembela di presentazione del movimento di Massimo Russo, "Noi Sud, con la partecipazione del Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che i cittadini che protestano intendono incontrare.

15,00 - Alla fine la demolizione del primo immobile è stata sospesa. Questo hanno deciso i responsabili delle forze dell'ordine presenti sul posto. Tutto rinviato a data da destinarsi, troppi i rischi per l'ordine pubblico. Domani una delegazione scelta dalle persone che protestavano incontrerà il Questore per esporre le proprie ragioni, ma anche a loro il Questore non potrà che confermare che comunque è la legge a prevedere la demolizioni, non certo una decisione delle forze dell'ordine o dell'Amministrazione Comunale.

14,30 - Sul posto delle demolizioni è presente il consigliere comunale dell'Mpa, Enzo Sturiano. Intervenendo in diretta al Volatore di Rmc 101 Sturiano si è schierato apertamente a favore di coloro che protestano contro l'applicazione delle legge: "La gente fa bene ad essere arrabbiata, perchè in Italia chi commette crimini gravi può essere perdonato, e gli abusivi invece no.Si sana di tutto, in Italia, anche gli omicidi. A questa gente è stato dato il permesso di costruire..."

14,00 - Tensione sempre più alta a Marsala. Sul luogo dove si dovrebbe abbattere l'immobile sono arrivati anche i reparti antisommossa della polizia di Palermo, armati di manganelli. Ci sono stati dei malori da parte di alcune persone, che sono state trasportate dall'ambulanza presente sul posto al Pronto soccorso dell'ospedale "Paolo Borsellino".

12,50 - La delegazione ha chiesto al Prefetto di intervenire per spostare di 60 giorni la data delle demolizioni.  Secondo il comitato ci sarebbe la possibilità di approvare una legge che diminuisce il limite di edificabilità a 75 metri. 

11,10 - E' intervenuto il Prefetto per sedare l'animo dei dimostranti, che comunque sono diminuiti. Una delegazione sta per essere ricevuta dal Prefetto Marilisa Magno. 

L'immobile da abbattere, il primo della serie, è quello che vedete in questa foto. Si tratta di una casa costruita proprio sulla riva dello Stagnone di Marsala, non ultimata e dunque mai abitata. Il comitato degli abusivi ha collocato alcuni cartelli di protesta. 

10,00 - Alta tensione in Contrada Spagnola dove dovrebbe cominciare la prima demolizione di un immobile abusivo secondo le modalità previste dalla legge. 

Un centinaio di persone, alcune delle quali si dichiarano appartenenti al comitato "Salviamo le nostre case", ha circondato il sito dove dovrebbero entrare in azione i mezzi della ditta che ha vinto la gara d'appalto per le demolizioni. Per motivi di ordine pubblico sul posto sono presenti oltre i vigili urbani di Marsala, anche le ambulanze del 118, i vigili del fuoco di Marsala, e gli uomini del commissariato di Via Verdi. La demolizione del primo immobile non è ancora partita perche si sta cercando di capire come agire e, soprattutto, si sta cercando di calmare gli animi più esagitati. I vigili urbani, in particolare, sono sul sito dalle cinque di questa mattina. 

8,00 - L'estate è finita, e oggi iniziano le demolizioni.

Venerdì scorso si è svolta l'ultima riunione top secret tra il Prefetto di Trapani, i rappresentanti delle Forze dell'ordine, il Sindaco di Marsala Renzo Carini, il Comandante dei Vigili urbani Vincenzo Menfi e la ditta Sicil Costruzioni di Alcamo per definire il piano di lavori necessario ad abbattere le 22 case abusive costruite entro i 150 metri dalla costa,  già acquisite al patrimonio comunale e destinatarie di un provvedimento di demolizione. La data e il piano di demolizioni non sono stati comunicati per motivi di ordine pubblico.  Sul posto, oltre a Polizia, Carabinieri e Vigili urbani, è stata chiesta la presenza dell'Esercito e del personale sanitario. Questa settimana, ogni giorno sarà utile per completare la prima tranche di una lista che comprende 509 immobili non soggetti a sanatoria e suddivisi per tipo di abuso. Cioè sono quelle case costruite dopo l’entrata in vigore della legge regionale del 1976 che sanciva l’inedificabilità entro il limite di 150 metri dal mare. La maggior parte delle 22 case da demolire, 18, si trovano nel versante nord della costa marsalese (nelle contrade Birgi, San Teodoro, Spagnola, Ettore Infersa…), le rimanenti 4 nella zona maggiormente violentata negli anni, il litorale sud.  Un iter arrivato quasi alla fine, ma che è iniziato ormai parecchi anni fa. Dopo più di un anno di passaggi a vuoto in consiglio comunale delle pratiche di demolizione, a febbraio l’Ufficio abusivismo ha redatto il progetto esecutivo dando il via alla gara d’appalto. Gli abusivi in questi mesi si sono mobilitati parecchio, anche con l’ausilio di numerosi esponenti politici, e hanno sperato nel blocco dell’iter quando era trapelata la notizia che la mancanza di un documento avrebbe fatto saltare tutto. Ma Renzo Carini e Gianfranco D’Orazio hanno spento ogni speranza e possibilità di blocco degli abbattimenti.
C’è da dire che quella che si è tenuta venerdì non è stata l’unica riunione tra le istituzioni, in questi mesi, sull’argomento demolizioni. Il Prefetto già a giugno, dopo la mobilitazione del comitato degli abusivi, aveva dato la linea che è quella del rispetto della legge e dell’iter già in stato avanzato. Quindi molta attenzione e precauzioni quando si arriverà agli abbattimenti. In altre zone d’Italia in cui sono state demolite case abusive gli ormai ex proprietari avevano accolto le ruspe con accese proteste che poi sono degenerate in scontri con le forze dell’ordine intervenute in assetto antisommossa. Si spera, ovviamente, che questo non accada a Marsala.  

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