Per questa mattina infatti è previsto l’incontro tra una delegazione degli abusivi e il Questore di Trapani. Sembra che questa soluzione sia stata trovata dal Prefetto di Trapani dopo le tensioni venutesi a creare nei pressi della prima delle 22 case da abbattere.
Gli abusivi, infatti, ieri hanno presidiato per tutta la mattinata il sito in cui si trova la prima casa da demolire (una casa tra l’altro in totale stato di abbandono), non permettendo di fatto ai mezzi della ditta appaltatrice di procedere all’abbattimento.
Inoltre, stando ciò che ha detto ieri pomeriggio agli stessi abusivi, il Presidente della Regione Raffaele Lombrado dovrebbe telefonare al Prefetto Magno e al Sindaco di Marsala Carini per - dice Lombardo - "vedere se c'è la volontà di ragionare un momento".
La fase concreta delle operazioni di demolizioni è stata definita venerdì scorso, in un incontro top secret tra il Prefetto di Trapani, i rappresentanti delle Forze dell'ordine, il Sindaco di Marsala Renzo Carini, il Comandante dei Vigili urbani Vincenzo Menfi e la ditta Sicil Costruzioni di Alcamo. In questo incontro le istituzioni decidono quando iniziare le demolizioni e da dove.
Alle 5 del mattino di ieri gli uomini della polizia municipale, per far rispettare anche un’ordinanza di divieto di transito emanata sabato, iniziano a presidiare le vicinanze di una delle 22 case che dovranno essere demolite in questa prima tornata. Località: lungomare spagnola, nei pressi della cosiddetta punta Palermo. Si tratta di una casa costruita proprio sulla riva dello Stagnone di Marsala, non ultimata e dunque mai abitata. Gli abusivi però erano già lì, non tutti, alcuni hanno dormito nelle auto.
Qualche ora dopo arrivano le ruspe della Sicil Costruzioni di Alcamo. Gli abusivi diventano un centinaio e organizzano un presidio per non far procedere gli abbattimenti, contornano la casa da demolire con alcuni cartelli e gli animi si fanno ancora più bollenti. Sul posto sono presenti oltre i vigili urbani di Marsala, anche le ambulanze del 118, i vigili del fuoco di Marsala, e gli uomini del commissariato di Via Verdi.
Nel frattempo era intervenuto il Prefetto di Trapani, Marilisa Magno, per cercare di portare alla calma gli abusivi. Infatti una delegazione viene ricevuta in Prefettura. Quello che hanno chiesto gli abusivi al Prefetto, in sostanza, era la sospensione delle demolizioni per 60 giorni, secondo il comitato in questo frattempo ci sarebbe stata la possibilità di diminuire il limite di inedificabilità da 150 a 75 metri dalla costa.
Tra l’altro prima ancora che la delegazione raggiungesse il Prefetto, era saltata fuori la notizia che le demolizioni sarebbero state bloccate. Notizia non vera, che ha fatto illudere i presidianti, frutto di un fraintendimento tra gli abusivi appostati alla Spagnola e la delegazione in viaggio per Trapani.
Arrivano anche gli uomini in assetto antisommossa del nucleo di Palermo muniti di manganelli per cercare di stringere un cordone attorno alle persone radunate a protestare. A quel punto scattano altri attimi di tensione. Alcune persone accusano malori e l’ambulanza, già appostata nelle vicinanze, le trasporta all’ospedale Paolo Borsellino
Sul lungomare spagnola fa capolino anche il consigliere comunale del Mpa Enzo Sturiano che si è schierato apertamente a favore di coloro che protestano contro l'applicazione delle legge: "La gente fa bene ad essere arrabbiata, perchè in Italia chi commette crimini gravi può essere perdonato, e gli abusivi invece no.Si sana di tutto, in Italia, anche gli omicidi. A questa gente è stato dato il permesso di costruire..."
Nel primo pomeriggio poi, dopo l’incontro col Prefetto, arriva la decisione di sospendere per il momento le demolizioni. Troppo rischioso per l’ordine pubblico. La decisione pare sia arrivata dopo una telefonata tra il Questore di Trapani e il coordinatore delle operazioni di Polizia sul posto che avrebbe riferito che sarebbe stato impossibile procedere agli abbattimenti se non con l’uso della forza per allontanare gli abusivi.
La decisione presa è stata dunque che una delegazione, scelta dalle persone che protestavano, oggi incontrerà il Questore per esporre le proprie ragioni, ma anche a loro il Questore non potrà che confermare che comunque è la legge a prevedere la demolizioni, non certo una decisione delle forze dell'ordine o dell'Amministrazione Comunale.
Finito il sit-in e salvato, almeno per un giorno, il primo immobile dalle ruspe, gli abusivi nel pomeriggio sono andati a Trapani dove era atteso il Presidente della Regione Raffaele Lombardo per inaugurare il nuovo movimento politico di Massimo Russo.
Gli abusivi, all’entrata della sala, hanno accolto con un applauso Lombardo. Con il Governatore siciliano c’era anche il deputato all’Ars Pio Lo Giudice e Katia Bucaria, presidente del consiglio comunale di Trapani, e apertamente schierata a favore della causa degli abusivi. In poche parole, però, Lombardo ha detto ciò che gli abusivi magari sapevano già. Ossia che lui non poteva fare niente su questo genere di disposizioni. Al massimo si sarebbe impegnato a chiamare il Prefetto di Trapani e il Sindaco Carini per cercare di trovare una soluzione. A quel punto Bucaria interviene escludendo totalmente il possibile aiuto di Carini: “non vuole fare niente”.