Anche se l’odierna riunione consiliare è a carattere strettamente tematico, dedicata esclusivamente all’esame della situazione e delle prospettive delle società partecipate del nostro Ente, - ha detto il Presidente Poma - ritengo tuttavia che, prima di dare il via ai lavori, è giusto e doveroso ricordare che proprio 21 anni or sono, il 21 settembre del 1990, veniva stroncata la breve esistenza del giudice Rosario Livatino, il magistrato del Tribunale di Agrigento spietatamente assassinato dalla mafia, a 38 anni non ancora compiuti, perché “colpevole” di essere un giudice che faceva il proprio dovere senza lasciarsi intimorire o corrompere, perché, da uomo integerrimo qual’era, nello svolgimento del proprio lavoro di magistrato applicava le leggi in maniera imparziale.
A conferma delle tante straordinarie virtù del cosiddetto “Giudice ragazzino”, proprio stasera, - ha aggiunto Poma - nell’ambito della concelebrazione religiosa che si tiene nella chiesa di San Domenico a Canicattì (paese natale di Rosario Livatino), avrà luogo la sessione introduttiva della causa di canonizzazione del giovane magistrato. Pertanto, nel ringraziarvi per l’attenzione, invito tutti ad osservare un minuto di silenzio e di raccoglimento.