Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/09/2011 11:06:50

"Il Comparto Olivicolo del territorio è pronto ad un risorgimento?"

Oggi non possiamo più aspettare che quello che i nostri agricoltori hanno costruiti in questi anni venga rubato da speculatori o chi che sia.
 Proporremo nell'assemblea  una serie di punti programmatici   ed una proposta di accordo sul prezzo delle olive e olio  in relazione all'imminente campagna di raccolta delle olive , che si prospetta da un punto di vista  produttivo scarsa meno del 50% dello scorso anno dove di sono superate le 300.000 qli di olive. mentre da un punto di vista qualitativo si prevede una eccellente produzione di nocellara e giarraffa.
A detta di  molti operatori commerciali il bilancio dello scorso anno in termini di vendite nella GDO e mercati in genere è stato positivo, con scorte quasi a zero che fanno presagire per quest'anno una  domanda alta ed esigente .
Il nodo  dolente dei produttori rimane quello dell'organizzazione della vendita, monopolio oggi dei commercianti napoletani, gestita come 50 anni fa con il cosi detto "scinni peri" dove il prezzo viene deciso in campo con valutazioni spesso non confacenti alle reali aspettative dell'agricoltore, spuntando  prezzi  sempre  più in ribasso (i costi di produzione alle stelle >10% dello scorso anno),  tali da non garantire   un giusto reddito alle famiglie degli agricoltori,. da anni l'Associazione propone  un ammodernamento del settore passando come prima cosa ala selezione merceologica a crivello secondo il metodo previsto dal "Codex Alimentare" dove viene corrisposto un prezzo ad ogni pezzatura con criteri di razionalità e trasparenza , ma ad eccezione di pochi questo non viene ancora  praticato dagli agricoltori. In seconda fase quello della concentrazione dell'offerta con la realizzazione di una struttura di trasformazione e commercializzazione.
Lo sviluppo del settore deve necessariamente passare da un cambio di mentalità culturale e da un nuovo approccio di filiera, dove gli operatori date le ridotte dimensioni del settore devono fare sistema fra di loro  promuovendo il valore aggiunto delle olive, (costituito dalla loro storia, cultura radicamento nel territorio, presenza  negli usi costumi e tradizioni locai) e rilevanza nel contesto paesaggistico e gastronomico del nostro territorio.

Il presidente Lillo Giorgi e Dino Luppino.