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29/09/2011 04:32:16

Ciro Caravà /1: "Io sindaco in prima linea. Ho usato il pugno duro con gli abusivi"


Non è stata fatta nessuna proposta.

Allora da dove nasce tutto?

Tutto è maturato negli anni precedenti. Questo procedimento è stato definito nel 2009.

Quindi nessuna propaganda, nessuna demagogia?

Non c’entra nulla con la campagna elettorale come è stato asserito da varie testate giornalistiche. All’inizio del mio mandato, nel 2006, mi sono imposto di dare lo strumento urbanistico alla mia città, visto che la precedente amministrazione volutamente l’ha fatto commissariare.

E che ha fatto il commissario nominato dalla Regione?

Ha fatto uno schema di piano regolatore assolutamente inadeguato e non rispondente alle esigenze della nostra città.

E lei ha preso carta e penna…

Il sottoscritto ha utilizzato il pugno duro nei confronti degli abusivi, diversamente da come è stato scritto, e dall’altro lato si è impegnato a dare uno strumento urbanistico per permettere ai cittadini di costruire legalmente. Visto anche che la crisi economica ci impone sul piano anche morale di dare degli strumenti.

Tra l’altro in un piccolo comune come Campobello, in cui non ci sono industrie, si vive solo di agricoltura ed edilizia.

E di turismo. Senza lo strumento urbanistico tutto ciò è precluso. Si parla, ci si sciacqua la bocca di sviluppo turistico, di insediamenti alberghieri, ma tutto ciò è poesia se non hai il piano regolatore generale. Per cui io mi sono impegnato a fare il piano regolatore generale nella consapevolezza che andavo incontro a varie ordinanze di demolizione.

Quante per l’esattezza?

Per circa 700 case costruite a Tre Fontane. In 21 anni sono state fatte 1500 pratiche di sanatoria, nel mio quinquennio ne sono state fatte circa 7 mila.

Perché prima non si facevano?

Perché i precedenti sindaci cercavano di avviare le ordinanze di demolizione. Noi invece abbiamo proceduto con le pratiche di sanatoria perché non farle significava non rispondere alle richieste della Regione e quindi l’Assessorato Territorio e Ambiente non avrebbe mai approvato il piano regolatore.

La fantomatica circolare quando spunta?

Nel corso di questi esami nel 2009, due anni prima delle elezioni, quindi altro che promessa elettorale, i nostri tecnici hanno scoperto, e non ricercato, che nel 1973 il presidente della regione di allora aveva firmato un decreto in cui riconosceva a Tre Fontane un’ampia area di zona B e zona C2.

E quelle costruzioni che dovevano essere abbattute corrispondono a queste aree…

Infatti. Quindi si è bloccato il procedimento di demolizione e si è dato indirizzo agli uffici di riesaminare le pratiche.

Una per una?

Sì. Comunque non tutte le 700 case sono sanabili. Si sta riverificando singolarmente se queste case possono essere sanate alla luce di quel decreto e in base alla legge dello stato che dice che dopo il 1976 tutte le case che non sono zona B e zona C2 devono essere demolite.

Tra l’altro era stata anche Legambiente a segnalare questa vicenda di Campobello nel rapporto Mare Monstrum 2011.

Perché non ce ne sono malfattori a Legambiente? O persone che parlano senza sapere cosa dicono?

Noi abbiamo riportato semplicemente il punto di vista di Legambiente che, tra l’altro, riteniamo fonte attendibile.

Non mi interessa, Legambiente deve parlare delle cose che sa. Altrimenti fa come gli altri. Si è detto che è stata una promessa elettorale, che è stato per prendere voti, il sindaco degli abusivi, che ha salvato 700 delinquenti. Tutto questo non corrisponde al vero, noi non abbiamo salvato nessun delinquente, non abbiamo sanato alcunché. Abbiamo semplicemente rispettato la legge. Che si sia ambientalista o meno.

Il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo l’ha chiamata?

Ho relazionato con Lupo.

Ma lei è iscritto al Pd?

Non sono iscritto al Pd. Ho rifiutato di prendere la tessera nel momento in cui sono diventato sindaco

Quando? Perché lei è diventato sindaco da prima che ci fosse il Pd.

Io sono stato eletto con Democrazia Europea con Sergio D’Antoni. Poi Democrazia Europea passò nel Pd e io non ho preso la tessera di nessun partito perché ho assolto la carica di Sindaco.

Perché Rifondazione Comunista e il gruppo di Sinistra e Libertà la sosteneva e poi a un certo punto non l’ha sostenuta più?

Rifondazione mi ha sostenuto anche in questa campagna elettorale anche se solo al ballottaggio. C’è stato poi un gruppo che è stato 5 anni con me e che hanno partecipato alla tavola imbandita. Poi non si capisce come hanno appoggiato Greco e creato le condizioni per fare una lista alternativa.

Si è dispiaciuto della cosa?

Guardi il risultato elettorale: 5 anni fa questi signori erano con me e io vinsi col 55%. In questa competizione invece loro non ci sono stati con me e io ho vinto col 55%. I numeri non sono tutto ma sono un grande fattore di democrazia. Vincere la prima volta è certamente un fatto importante, rivincere la seconda volta, con tutto quello che avete scritto voi, per me è grande motivo di soddisfazioni.

Sempre in tema di elezioni. Nel suo programma elettorale c’era la prospettiva di aprire un Casinò a Campobello…

E che ci trova di strano?

Non credo che un sindaco possa aprire un casinò in Italia.

Non è che un sindaco apre un casinò.

E chi allora?

Io penso che la nostra terra, questa parte della provincia di Trapani che va da Selinunte a Mazara è profondamente penalizzata.

Perché?

Perché nella geografia della regione siciliana le forze politiche hanno disegnato il passaggio delle navi da crociera, il turismo vero, quello che attracca ai porti, nonostante noi abbiamo un porto come quello di Mazara o di Torretta Granitola che potrebbe essere utilizzato per avere anche questo tipo di turismo. A noi però è preclusa questa possibilità.

Peccato, perché ci sono un bel po’ di cosa da vedere.

Siamo un triangolo importante che va dalle Cave di Cusa, a Selinunte, al Satiro. Abbiamo la necessità di pubblicizzare i nostri prodotti, come il nostro olio della Nocellara del Belice.

Quindi di chi è la colpa?

Dei deputati di questa zona che non hanno mai saputo imporre una linea di valorizzazione del nostro territorio.

E il casinò cosa c’entra?

Il casinò fine a se stesso non ha senso.  Avrebbe senso in un contesto di sviluppo in cui la Valtour, ad esempio, non perdesse sempre tempo,  nonostante gli abbia dato la concessione di costruire un villaggio di 1500 posti.  Non c’è nessuna ipotesi di avere delle strutture ricettive capace di parlare di turismo. Andiamo a Milano per vendere cosa?

Quindi lei cosa ha fatto?

Allora io ho rivolto la mia attenzione ai B&B per Tre Fontane. Penso che quelle costruzioni di cui si parlava prima, nel rispetto della legge, potrebbero essere sanate e quindi attrezzate a B&B e formare quella città albergo che sarebbe per me la soluzione più concreta. Perché ci scontriamo con una crisi sempre più pesante e con una popolazione sempre con meno lavoro. In prima linea non ci sono gli ambientalisti, come si chiamano?

Legambiente…

Legambiente. In prima linea non ci sono loro, non ci sono i deputati, non c’è Berlusconi.

Ma lei?

Ci sono i sindaci come me, esatto. Dobbiamo combattere ogni giorno con la gente che non riesce a fare la spesa, che non può pagare le spese sanitarie. Sarebbe auspicabile che la stampa mettesse in evidenza queste difficoltà ogni tanto.

Certo. Ok, ma ai casinò come ci si arriva?

I casinò, è stata in sostanza una proposta nata in un contesto di carattere elettorale. È una progettualità che , almeno da parte mia, non ha nessuna priorità.

Quindi solo propaganda…

Diciamolo chiaro, si fanno i programmi elettorali, spesso nei programmi si mettono i sogni. Questo è un sogno di qualche componente della mia maggioranza, condivisibile, ma ripeto senza alcuna priorità.