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30/09/2011 04:46:39

Ciro Caravà /2: "Io bersagliato dai mafiosi. Ho querelato anche la polizia..."


Io sono bersagliato sempre dai mafiosi. Anche dai colletti bianchi. Si possono nascondere ovunque i mafiosi.

In che senso lei si sente aggredito?

Noi abbiamo condotto una battaglia contro la mafia e contro il malaffare che non ha precedenti nella storia di questo paese.

Come?

Non ha precedenti né a livello regolamentare, né a livello di appalti e trasparenza amministrativa. Cioè non c’è precedente nella storia di questo paese delle cose che ha messo in atto la mia amministrazione e la mia maggioranza in consiglio comunale. Dalla regolamentazione dei cottimi fiduciari, delle trattative private, che pur essendo un obbligo di legge le precedenti amministrazioni hanno sempre disatteso.

Invece voi l’avete inserito..

Noi abbiamo adempiuto già nel 2008 sia ad istituire l’albo dei fornitori, sia ad istituire l’albo dei cottimi fiduciari. Che non è poco perché per essere iscritti in quegli albi si deve essere in regola con tutte le norme che regolamentano le iscrizioni in tali registri. Quindi poi è obbligo dei dirigenti, nel fare le gare, tenere conto delle ditte iscritte e non dell’amico che viene all’ultimo minuto. Così come abbiamo fatto dei regolamenti per favorire chi denuncia l’estorsione, l’usura, la vessazione.

Che tipo di regolamento? Ci sono agevolazioni per chi denuncia?

Abbiamo applicato questo regolamento in favore di alcune famiglie che hanno denunciato e sono state sollevate dal pagamento di alcune imposte o comunque dal frazionamento, e ad alcuni è stata data la possibilità di un’assunzione temporanea all’interno del comune per mettersi in carreggiata contro chi invece tentava di metterli sul lastrico.

È diffusa l’usura a Campobello?

Io penso che dopo gli ultimi fatti e le ultime denunce il fenomeno sia stato fortemente diminuito. Grazie ai magistrati, alle forze dell’ordine e anche ad alcuni miei concittadini che hanno denunciato viviamo tempi migliori da alcuni anni a questa parte.

La prima comunicazione di querela che lei ci fece, fu nel 2008…

La seconda ancora non le è arrivata?

No, forse c’è un difetto di notifiche. La prima riguardava quella nota che trovammo nella relazione semestrale della Dia in cui si diceva “il sindaco di Campobello Ciro Caravà è stato denunciato per voto di scambio ecc…”. Lei querelò…

Io ho querelato anche la polizia, e i poliziotti ne risponderanno.

Tra l’altro credo che la nostra posizione sia stata archiviata.

Ma voi  non potete scrivere così perché c’è la polizia che dice le cose…

Ma era un documento pubblico…

No, ma è un documento pubblico di cui se ne assumeranno la responsabilità anche i poliziotti che l’hanno scritto.

E come hanno fatto i poliziotti a scriverlo?

Guardi, anche se fosse il Presidente Napolitano, io lo porterò in tribunale.

Ma lei è stato denunciato oppure no?

Io non ho mai avuto nessuna denuncia dalla polizia.

Questa è una cosa importante…

Io ho avuto una denuncia di qualcuno di Campobello, che hanno con me il dente avvelenato, per motivi che non sto qui a rappresentare anche perché c’è un processo in corso.

E che fine ha fatto questa denuncia?

Il magistrato ha archiviato per mancanza di fondamento e non si capisce come mai la polizia abbia scritto lo stesso queste fandonie. È chiaro che chiunque ne sia responsabile sarà chiamato a risponderne in tribunale.

Quindi quell’indagine scritta dalla polizia esiste ma è stato tutto archiviato?

Allora, c’è stata una denuncia di due persone contro di me per altre ragioni. Su queste denunce la procura ha attivato un’indagine. Da quell’indagine ha archiviato per la mancanza di fondamento per quei reati. Nonostante questo mi sono visto inserito nella relazione semestrale. Per questo dico che la mafia si può trovare ovunque. Ci sarà comunque un giudice terzo che affermerà la verità. Su questo io non intendo fermarmi, chiunque sia il responsabile.

A Campobello per un certo periodo c’è stata la presenza dei commissari inviati dal Ministero dell’interno per verificare se ci fossero infiltrazioni mafiose al Comune.

E lei è sicuro che sono venuti per me? O sono venuti per le amministrazioni precedenti?

Sono venuti per il Comune di Campobello.

Alla storia l’ardua sentenza. Sono venuti durante la mia amministrazione, ma non sono venuti per me.

Non vengono per le persone infatti, ma per le amministrazioni. Lei quindi è convinto che sono venuti per le precedenti…

No io non  ho nessun convincimento. Rispetto lo Stato perché ha tutto il diritto di guardare in casa sua. E io ho avuto tutto il dovere di mettermi a disposizione dei miei superiori. Penso che, tra i vari compiti, il sindaco abbia anche quello di essere sempre disponibile. Ci manca solo che io possa precludere alle forze dell’ordine di guardare all’interno del comune. Quindi lo stato ha tutto il diritto di guardare in casa sua. Poi però non prendere atto che il sindaco è rimasto al suo posto e continuare a insistere come se io avessi chissà quali santi in paradiso per bloccare pratiche di scioglimento mi sembra un attacco continuo alla mia persona.

Lei una volta ha detto che non si parla mai delle operazioni Golem e che tra gli arrestati ci sono persone che erano contro di lei…

Voi così come siete stati bravi a trovare cose su di me, tra l’altro il 90% non vere, occupatevi anche dei miei avversari.

90%?

Sì, se non di più. Per esempio c’è questa cosa del furto dell’energia elettrica. Ha detto delle cose non proprie e che non poteva dire.

Si riferisce a ciò che c’era scritto nel suo casellario giudiziario, quando è stato condannato per furto di energia elettrica. Ad esempio cosa non potevamo scrivere?

Non sapendo tutte le circostanze, non poteva. Il tribunale invece le sa.

Allora cosa sa il tribunale? Cosa è successo?

Di certo non è successo a casa mia il fatto. È successo in una società di cui ero il rappresentante  legale e magari non c’ero quasi mai. Quindi quando il tribunale, nonostante abbia confermato quella pena, si è resoconto della situazione ha preso un provvedimento che a lei è sfuggito. E glielo farò vedere…

Su questa cosa del furto dell’energia elettrica ha altre cose da dire?

Era una società che avevo con un altro. Io ero solo rappresentante legale. E non ero nemmeno presente per queste questioni. Ci fu un’azione legale con il proprietario della casa per il pagamento di affitti eccetera. E il proprietario non si sa cosa ha combinato.

Tornando all’operazione Golem, lei ha una forma di collaborazione con la polizia più concreta? Al di là del fatto di essere un sindaco in prima linea, come ha detto.  

Siamo costretti ad essere sindaci in prima linea. Purtroppo diventiamo sindaci in prima linea perché viviamo a contatto con tanta gente che ha avuto problemi con la giustizia. Io come sindaco sono sereno con la mia coscienza perché ho difeso la mia città contro qualunque tentativo di infiltrazione. Nonostante mi siano successi tanti fatti vicini. Tutto ciò in un piccolo comune al centro di un territorio in cui esiste una criminalità organizzata molto diffusa. Ad esempio ho esteso nel comune un sistema di video sorveglianza collegato con l’arma dei carabinieri. Le forze dell’ordine mi hanno detto nei mesi scorsi che da quando c’è la videosorveglianza abbiamo una riduzione dei reati contro il patrimonio del 75%.

In quanti processi di mafia il Comune di Campobello si è costituito parte civile?

Ci siamo costituiti parte civile in tutti i processi di mafia, in alcuni non ci hanno voluto accogliere, come per il processo Rostagno. Quindi abbiamo cercato di fare qualcosa nel concreto. E diventa difficile quando oltre ad avere contro la mafia, abbiamo contro anche  altri settori della società.

Pino Giammarinaro. Siamo alla ricerca, in provincia di Trapani, di un politico che mi dica “sì, ho avuto rapporti con Giammarinaro”. Perché dal 18 maggio, tutti dicono “mai avuto frequentazioni con Giammarinaro”. Vuole essere il primo?

Da Salus Iniqua non ho più visto Giammarinaro. Se lo vedessi, lo saluterei però, perché lo salutavo prima. Non posso immaginare nemmeno lontanamente le accuse che sono piovute su Giammarinaro. Che se vere hanno un peso significativo. Se la domanda è se sono stato politicamente insieme a Giammarinaro, io dico che non ci sono stato.

Quindi mai avuto rapporti politici con Giammarinaro…

Ma non perché c’è questa condizione di difficoltà che ha Giammarinaro rispetto alle accuse, ai sequestri. Io, prima che Sgarbi diventasse sindaco, Salemi non la conoscevo. Lei sa che ci sono tra i sindaci spesso queste occasioni e collegamenti, abbiamo Belice Ambiente che ci collega ad esempio.

Poi Salemi è qui vicino.

Se c’è una società di gestione insieme in un modo o nell’altro sei chiamato a interagire. Poi lei sa cosa rappresenta Sgarbi anche sul piano mediatico. All’inizio lo portai alla nostra tonnara che era sottoutilizzata e dimenticata anche dalla Regione. Quindi il mio primo impegno fu di “utilizzare” la fama di Sgarbi per poter accedere a questo sito meraviglioso di Torretta.

Quindi iniziò a frequentare Salemi con l’elezione di Sgarbi…

Nulla di più opportunistico. Chi dice di non conoscere Giammarinaro sarebbe un grosso menzognero, che sia politico avversario e che sia politico amico. Fu questo il periodo in cui intensificai i rapporti con Salemi e quindi, vuoi o non vuoi, con Sgarbi e Giammarinaro. Sul piano personale questo rapporto, chiamiamolo di amicizia, con Giammarinaro l’ho avuto. Ma sul piano politico io sono stato sempre da una parte e Giammarinaro dall’altra. Io sono stato candidato alla Regione nella lista Finocchiaro, Giammarinaro invece sosteneva Lo Giudice.

Nella sua lista alle ultime elezioni c’era un candidato a consigliere che era amico di Giammarinaro…

È vero, ma è questo quello che conta o contano eventuali connubi? Sull’amicizia, per quanto mi riguarda, non ho nulla da negare, sulle connivenze non ho nulla da ammettere perché non esiste alcun rapporto politico.

Da sindaco di Campobello, secondo lei Matteo Messina Denaro si nasconde in questo territorio, tra Campobello, Castelvetrano, Partanna? Tra l’altro l’impressione è che lo prenderanno presto…

Secondo me non è molto lontano. Dobbiamo dire grazie alle forze dell’ordine, con in prima linea il dottor Linares al quale va tutta la mia stima per il lavoro cha ha fatto e i rischi che ha corso. Ci sentiamo orgogliosi di vivere in una terra in cui esiste Giuseppe Linares, lo dico con convincimento, con affetto. Io sosterrò sempre le cose in cui credo al di là dei miei avversari. Credo che Messina Denaro sia importante prenderlo, non tanto per il fatto che possa rendere quel male che ha reso negli anni passati ma perché si sconfigge un mito e si afferma invece la forza dello Stato e della legalità.

Lei, da sindaco e cittadino di Campobello, sa in un certo senso in quale bar entrare o no, basta uno sguardo. Ha avuto mai il sospetto, guardando le facce, che Matteo Messina Denaro fosse proprio qua a Campobello?

Io ho la sensazione che si trovi qui vicino. Ma escludo che si trovi in un Comune come Campobello. Troppo piccolo, troppo videosorvegliato e dove tutti si conoscono.

Quanto incide la massoneria nella politica di Campobello? Perché c’erano 4 logge massoniche e diversi circoli, si dice più di 70.

Io non parteciperei a una loggia massonica. Devo dire che quando ero giovane io, la massoneria aveva un peso molto più forte. Io feci il consigliere comunale a 20 anni, mi ricordo che in quel periodo era una presenza molto più organizzata.

E adesso?

Da quando sono sindaco, pur essendo presenti le logge massoniche, non vi è questa determinazione che c’era in passato, adesso sono divisi nonostante facciano parte della stessa organizzazione.

Lei è molto credente…

Sì.

Dove sarà fra cinque anni.

Ma che ne so. Sta a vedere se mi ci fate arrivare…