E’ emergenza, è emergenza a tutto spiano in quel di Trapani, ed a parlare sono proprio i numeri, tre episodi in appena quarantotto ore.
Giornali e telegiornali riportavano nell’edizione del 6 ottobre 2011, che due extracomunitari, ospitati al CARA, con fare sospetto si introducevano in un supermercato della città, rubando bevande alcoliche.
Lunedì 3 ottobre, in Piazza Vittorio Veneto, rigorosa sede della Questura di Trapani, ho assistito ad uno scippo vero e proprio, un uomo di colore, avvicinandosi ad un’auto in sosta, preleva una borsa dall’auto e fugge inoltrandosi nelle vie adiacenti le Poste centrali. Inutile la corsa del proprietario dell’auto e di un poliziotto in abiti civili. Il malvivente ha seminato tutto e tutti.
Mercoledì 5 ottobre, la mia auto si trovava in sosta in Piazza Vittorio Emanuele, due uomini di colore si avvicinano, stazionano nella parte anteriore, e con comportamenti ambigui distraggono l’attenzione, uno di loro si sgancia e comincia a girare intorno all’auto con gli occhi fissi sulle borse presenti all’interno. Solo un pronto intervento, con la chiusura centralizzata degli sportelli, ha scongiurato il verificarsi di un nuovo furto.
Eppure entrambe le piazze sono un punto nevralgico del traffico pedonale, tra il centro storico e la città nuova, tra il centro storico e la rinomata via Fardella. Basti pensare che Piazza Vittorio Emanuele è una delle poche zone rimaste con un parcheggio libero, ed è sempre invasa di auto, con pedoni che lasciano la propria auto e si riversano per le vie cittadine. Eppure entrambe le piazze godono di un impianto di video sorveglianza, che viene sfruttato poco per situazioni similari.
Una cosa è certa, a Trapani c’è una forte carenza di uomini di polizia, c’è la necessità di trasmettere sicurezza al cittadino, di godere di forze di polizia e controlli di gran lunga superiore a quello attuale, solo così, atteso che gli extracomunitari in questione sono dei rifugiati politici senza restrizioni di detenzione, si può arginare un fenomeno in forte crescita negli ultimi giorni.
Ninni Pipitone