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12/10/2011 04:57:45

Demolizioni delle case abusive. Dalla Regione riescono a bloccare tutto

Così, se da un lato all'Ars si lavora febbrilmente ma tra mille ostacoli per la legge della sanatoria tombale di tutte le case costruite irregolamente sulle nostre coste, dai palazzi della burocrazia arriva (suggerito dagli abusivi stessi, che per primi avevano sollevato il problema) il cavillo che ferma le demolizioni che a Marsala erano già cominciate.

E così, con una nota recapitata al Comune di Marsala, l’ingegnere Natale Zuccarello - dirigente dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente - ha comunicato che prima delle prosecuzione delle attività di demolizione delle case abusive, “è necessario avviare prioritariamente le procedure VAS”, la cosiddetta valutazione di impatto ambientale.

Incredibile, come la politica lamenti sempre che bisogna snellire le pratiche burocratiche (e la VIA - VAS è una di quelle più contestate) salvo poi farsene scudo a convenienza....

Nel citare la normativa di riferimento - da ultimo, il Dlgs n.128/2010 che ha modificato il Dlgs n.152/2006 - lo stesso Assessorato afferma che “le procedure di VAS si applicano obbligatoriamente a tutti i piani e programmi che possono produrre impatti significativi (sia positivi che negativi) sull’ambiente (e sulla popolazione interessata)”.

Questa cosa della Vas l'hanno tirata fuori per prima gli abusivi. Ed è poi finita in una interrogazione del consigliere comunale Enzo Sturiano, che, in pratica, chiedeva - sia al sindaco che alla Regione - se a Marsala “il programma di demolizione fosse stato assoggettato alla preliminare verifica VAS”.

Ma la cosa clamorosa è che la certificazione Vas non è affatto obbligatoria. All’interrogazione di Sturiano, aveva già risposto negativamente il dirigente comunale Gianfranco D’Orazio, affermando che “gli interventi di demolizione sono rivolti al ripristino dello stato dei luoghi violati dalle costruzioni abusive (Legge n.47/1985) e, pertanto, non sussistono gli obblighi di assoggettamento a procedure VAS, non trattandosi tra l’altro di programma bensì di singoli interventi”. Anche perchè si tratta di piccoli interventi: i fabbricati da demolire sono per lo più degli scheletri. Di quale impatto ambientale stiamo parlando?

Ma il Sindaco Carini anzichè difendere un proprio dirigente preferisce lavarsi le mani. E alla luce della nota dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, il sindaco Renzo Carini ritiene “opportuno approfondire la questione sollevata, al fine di fugare ogni dubbio circa la correttezza delle procedure di legge portate avanti dal dirigente del settore e nel rispetto delle quali abbiamo sempre operato”.

Sturiano dal canto suo gongola e canta vittoria. Secondo lui il Sindaco "è tenuto a fermare le demolizioni in quanto irregolari. Piu’ volte abbiamo denunciato la drasticità della risoluzione al problema scelta, quando in assemblea una legge adeguata sta facendo il suo percorso, affinchè possa provvedere ad un riordino delle coste siciliane, senza cadere nell’equivoco che si tratti di una sanatoria”. Ma quale equivoco...

Comunque, una nota positiva c'è: mai si era visto un dirigente della Regione rispondere all'interrogazione di un semplice consigliere comunale...

Per il resto, ecco la nota polemica di Lillo Gesone, consigliere comunale di SeL:

In riferimento alla proposta di legge avanzata dall’ON. Ruggirello , sentiamo un profondo sdegno in quanto si vuole in tutti i modi possibili distruggere i principi di legalità.
Sosteniamo vivamente la dichiarazione del Dott. Lo Bello che definisce tale ignominia una mossa politica degna di Cetto La Qualunque .
I contorni della vicenda a nostro parere diventano sempre più torbidi , poiché ad orologeria arrivano pareri dalla regione tipo quello dell’ Ing. Zuccarello in merito a delle valutazioni di impatto ambientale che dovrebbero essere fatte prima di demolire gli immobili abusivi. Ad orologeria perché per la prima volta nella storia di questa città è ,addirittura, la regione che risponde ad un’interrogazione di un consigliere comunale , guarda casa vicini all’on. Ruggirello.
Si ha la sensazione che si voglia in tutti i modi fermare l’opera della magistratura che ha tentato (vista l’incapacità e il menefreghismo nei confronti della legge della classe governante della regione) di far rispettare la Legge , parola forse sconosciuta a taluni deputati regionali.
E’ palese che dopo questo “parere” dell’Ing. Zuccarello , la politica deve chiedersi se tutto questo sia “normale”.
Per tanto ci auguriamo che i deputati regionali con un minimo di decoro istituzionale si oppongano al “Cetto La Qualunque” di turno.
In oltre ci si augura che la procura di Marsala accerti che questo tempismo nel trovare qualsiasi cavillo e “posticilla” per fermare l’opera di demolizione sia lecito.