Uno studio nteruniversitario condotto all’interno del progetto europeo Eurogeosurvey geochemistry expert group da ricercatori italiani ha evidenziato che tra i 157 campioni di acqua prelevati in varie località italiane del Nord, del Centro e del Sud della penisola, è stato riscontrato che a Marsala l’acqua erogata dal’Acquedotto Municipale contiene una quantità tale di nitrati da mettere a rischio la salute dei cittadini.
Infatti, secondo quanto emerso dallo studio, l’acqua marsalese contiene 228 mg/l (milligrammi per litro), cioè 20 volte di più della media italiana.
La quantità massima di nitrati per mg/l ammessa per l’uso umano è di 10 mg/l per i bambini e di 50 mg/l per gli adulti.
La presenza di nitrati nell’acqua è derivata dall’inquinamento delle falde acquifere da pesticidi e rifiuti industriali ed urbani.
Marsala come noto, ha una rete fognaria limitata ad alcune aree del centro storico ed è totalmente assente su quasi tutto il territorio comunale. Oltre l’’80% delle abitazioni scarica direttamente nel sottosuolo i liquami e solo le costruzioni recenti sono in regola con le norme di legge e provviste di collettori e fosse IMHOFF.
Il Comune di Marsala fa sapere che i pozzi dai quali viene prelevata l’acqua sono costantemente sottoposti ad analisi. Queste, peraltro, sono effettuate sia dall’Azienda Sanitaria provinciale che da altri Enti preposti per legge. Dall’ufficio servizio idrico integrato fanno, inoltre, sapere che dalle certificazioni dell’Asp – Laboratorio di Sanità pubblica – inviate al Direttore del Dipartimento di prevenzione ASP di Trapani, al Responsabile del SIAN – ASP di Trapani, al Delegato per l’Igiene di Marsala ed al Comune di Marsala nell’acqua prelevata in diverse zone della città da fontanelle pubbliche (C/da Bambina vicino la chiesa, via Sirtori angolo corso Calatafimi e Fontanella Lungomare Boeo); nonché da un’abitazione privata di via Francesco Crispi l’acqua risulta potabile con una presenza di azoto nitrico paria a 50 mg per litro ed azoto ammoniacale pari a o,50 mg sempre per litro. Le analisi sono a firma del responsabile dell’unità operativa complessa del Laboratorio di Sanità Pubblica.
Chi ha ragione?
Potrebbe essere utile riprendere le dichiarazioni del dottor Giuseppe Morana, che a proposito delle analisi a Marsala, ha dichiarato:
“Monitoriamo almeno 60 volte ogni anno l'acqua potabile prelevandola dalle fontanelle pubbliche. Facciamo delle analisi chimico-fisiche e delle indagini batteriologiche . L'acqua viene prelevata a campione da tutto il territorio di Marsala e Petrosino. Poi inviamo i campioni al nostro laboratorio di igiene e profilassi di Trapani, dal quale ci giungono infine i risultati”. “Facendo una media annuale – continua – i valori dei nitrati sono abbondantemente sotto la media per cui possiamo tranquillamente affermare che nella nostra zona di competenza l'acqua è potabile e i cittadini possono farne tutti gli usi compreso il berla”.
Quindi la soluzione del mistero potrebbe essere in questo concetto di “media annuale”. Cioè l’acqua a Marsala prelevata in un anno non è inquinata, ma facendo la media di diversi prelievi. Quindi ci sono zone e periodi dell’anno in cui l’acqua è inquinata, e magari a questi fa riferimento l’indagine di Altro Consumo.
Sarcastico il consigliere comunale dei Verdi, Patrik Basile: "Dov'è la novità?...i verdi di marsala hanno denunciato più di un anno fa...ma l'amministrazione e i dirigenti hanno dichiarato che l'acqua di Marsala è potabile...tanto che il dirigente beve l'acqua del sindaco...penso proprio che non si riferiva materialmente all'acqua del rubinetto...".
Rosanna Genna e Antonino Alagna scrivono al Prefetto di Trapani, all'ASP n. 9 di Trapani, al Sindaco di Marsala avv. Renzo Carini e al Comandante dei Vigili Urbani di Marsala.
I Consiglieri Comunali del PdL, chiedono nella interrogazione di verificare se le zone dove sono ubicati i pozzi di approvvigionamento dell'acqua nel territorio marsalese risultano circondate da serre agricole, contravvenendo a quanto prevede la normativa vigente.
Nel frattempo sono tante le lettere ricevute in redazione.
Scrive Diego Maggio:
Quello che riferite è di una gravità incommensurabile.
A questo punto, delle due l'una:
1)o mentono e comunque esagerano quei ricercatori dell'Eurogeosurvey Chemistry Expert Group; 2)o dicono il falso e comunque minimizzano quelli dell'ASP.
Nel primo caso, bisogna perseguire quegli agitatori dell'ordine pubblico, per aver creato un falso allarme.
Nel secondo caso, siamo davvero messi male se lasciamo al loro posto coloro che giocano con la nostra salute.
In tutti e due i casi, non è possibile che nessuno faccia niente.
E non illudiamoci che una pioggia abbondante e una riparazione alla conduttura possano aggiustare tutto e ci facciano risalire in questa classifica !
Nei centri oncologici di tutta Italia continua ad arrivare -... a fiumi - gente da Marsala!
Un gruppo è stato creato su Facebook da Giuseppe Savoia:
Vogliamo che tutti i prossimi candidati sindaci abbiamo uno polita dell'acqua.
Che abbia come principio inderogabile che l'acqua è un bene comune. E' inoltre essenziale. Se è avvelenata dobbiamo saperlo per poterla pulire. Dobbiamo poter intervenire. Sperando non sia tardi.