A parlare ai microfoni della Tgr Sicilia e' il procurarore generale di Caltanissetta, Roberto Scarpinato, all'indomani della richiesta di revisione dei processi Borsellino e Borsellino bis, in cui sono stati condannati undici imputati, di cui sette all'ergastolo, per la strage di via D'Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. "C'e' una faticosa ricostruzione della verita' all'interno di una strage, nella quale, purtroppo, le acque sono confuse a causa di depistaggi che non sono stati concepiti all'interno della mafia, ma all'esterno - aggiunge Scarpinato - Vi sono seri elementi che fanno ritenere che sia nella fase di ideazione della strage che quella esecutiva siano stati coinvolti soggetti esterni all'organizzazione mafiosa. Noi abbiamo trasmesso - ha concluso il magistrato - una copia della richiesta alla commissione parlamentare antimafia, anche su richiesta del presidente".