I tre sono accusati di avere organizzato un traffico illecito di rifiuti e di avere gestito una discarica non autorizzata, causando gravissimi danni al territorio, con l’aggravante di avere favorito l’organizzazione mafiosa.
I carabinieri del Noe già il 12 maggio 2010 avevano sequestrato una grossa discarica abusiva all’interno del cantiere della ditta Euteco srl nella borgata palermitana di Partanna Mondello. L’impresa, secondo gli inquirenti, era riconducibile proprio al professionista-boss. Nell’area erano stati sotterrati una grande quantità di rifiuti speciali di vario tipo: detriti, materiali plastici da imballaggi, batterie al piombo e oli minerali esausti, rifiuti che proverrebbero dalle attività imprenditoriali della Euteco, ditta che nel corso degli anni si era aggiudicata numerosi appalti per la manutenzione degli impianti e delle linee elettriche nella provincia di Palermo.
Per realizzare il terrapieno in cui erano stati nascosti i rifiuti, l’area era stata sopraelevata di tre metri. La ditta il 22 marzo 2010 era stata sottoposta a sequestro preventivo da parte della Dia nell’ambito dell’operazione che aveva portato all’arresto di Liga, insieme ad Amedeo Sorvillo e Agostino Carollo, formalmente cointestatari della società, ritenuta, però, del capomafia.