L’indagine era partita nel 2010 e riguardava appunto presunte omissioni di atti d’ufficio da parte di 22 vigili urbani. Cioè secondo l’inchiesta portata avanti dalla guardia di finanza di Marsala l’omissione era nei mancati controlli a posteggiatori abusivi, nel commercio, e pratiche che non sarebbero state adempiute. È più sereno oggi che è stato prosciolto?
Sono molto più sereno. Ma lo ero anche prima perché non avevo nulla da temere. Ho una immensa fiducia nella giustizia, sia quella umana che quella divina, a cui credo molto.
Dopo la decisione del Gup, il sindaco Renzo Carini ha inviato una nota dicendo in sostanza che rinnova la sua stima nei confronti del corpo dei vigili urbani. L’ha chiamata il sindaco?
No, non mi ha chiamato.
No? E come mai?
Credo di sapere il perché. I messaggi di solidarietà in questo momento secondo me sanno un po’ di ipocrisia. I messaggi di solidarietà sono graditi, ma quelli sinceri e io so distinguere. Chi doveva difendere i vigili urbani e il sottoscritto erano proprio certi organi istituzionali che non l’hanno fatto.
Si riferisce sempre al sindaco Renzo Carini?
Mi riferisco al sindaco e al vice sindaco di allora, l’avvocato Michele Milazzo. Inoltre ricordo che il sindaco, istituzionalmente in base alla la legge quadro della polizia municipale del 1986, è anche il responsabile della polizia municipale.... Credo che qualcuno ci abbia anche messo del suo.... Non dobbiamo dimenticare che il corpo dei vigili urbani di Marsala è il fiore all’occhiello del corpo dei vigili urbani di tutta la Sicilia.
Per quanto tempo è stato comandante dei vigili urbani di Marsala?
Per 37 anni.
È stato il primo, tra l’altro. Una volta lei raccontò che l’istituzionalizzazione del corpo dei vigili urbani cominciò proprio con lei. Una volta avevate sede in uno sgabuzzino…
Sì, era un corpo di pochissime unità, senza mezzi, con locali angusti. Quando ho iniziato il nostro ufficio ero nel sottoscala del palazzo del Comune. Poi piano piano abbiamo formato questo corpo, con l’aiuto di sindaci e amministratori che hanno sempre creduto in noi.
Carini l’ha sospesa dal servizio quando iniziò l’indagine. Forse è questa la cosa che la ferisce di più?
Certamente. Ma la cosa che mi ha ferito ancora di più è il perché di questa sospensione, al di là del fatto che sia avvenuta a due mesi dal mio pensionamento ma anche perché questo pensionamento è stato “sollecitato” da parte della pubblica amministrazione. Evidentemente iniziavo ad essere scomodo.
Lei non sarebbe andato in pensione?
Io sarei andato in pensione comunque a raggiungimento del limite di età che è 65 anni. Avrei anche chiesto due anni di proroga se avessi percepito un po’ di fiducia nei miei confronti. Ricevo la sospensione a seguito di un semplice avviso di garanzia. Non ero ancora indagato e sinceramente non riesco a spiegarmi il motivo
Tra l’altro lei ha fatto ricorso contro la sospensione e l’ha perso.
Nel merito ho perso il riscorso. Ma sulla opportunità altri hanno perso la faccia e mi riferisco a chi ha fatto questo provvedimento. È stato un atto completamente vessatorio nei miei confronti.