Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/10/2011 08:35:59

Romano: "Non temo le intercettazioni"

"E' evidente - ha affermato l'avvocato Raffaele Bonsignore, difensore del ministro- il tenore vacuo delle intercettazioni delle quali la Procura ha chiesto l'autorizzazione alla Camera e poichè il mio assistito non le teme, si augura che esse vengano presto autorizzate. Tengo però a precisare che ho ricevuto ampio mandato al fine di perseguire per via legale gli autori di tutte le informazioni diffuse in questi giorni in maniera scorretta e in malafede". Il legale, in particolare, ha voluto sottolineare come "non corrisponde a verità" che "il mio assistito abbia agito per consentire all'impresa Graci di usufruire dei benefici previsti dalla cosiddetta legge Prodi, come del resto si evince dal tenore della intercettazione stessa". "L'interessamento invece, come risulta da una lettura attenta delle intercettazioni - ha evidenziato l'avvocato Bonsignore- era quello di procurare al professor Lapis la copia di alcuni documenti relativi ad una procedura concorsuale alla quale aveva ricorso quell'impresa per consentirgli di utilizzare tale documentazione in una sede processuale relativa al fallimento della Sicilcassa processo nel quale egli era imputato nella qualita' di componente del collegio dei sindaci di quella banca".