Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/10/2011 09:30:25

Ricatti a "luci rosse" ai vip. Chiuse le indagini sulla Imart Edizioni di Marsala

L'editore Giuseppe Aleci, 35 anni, all'insaputa dell'autrice, avrebbe ricattato alcuni dei personaggi citati chiedendo loro denaro per depennare dal volume i loro nomi. La Procura di Marsala, ipotizzando il reato di tentata estorsione, ha notificato l'avviso conclusioni indagini sia ad Aleci, che a Gaspare Richichi, direttore editoriale.

Lea di Leo doveva scrivere questo libro di memorie tempo fa. Ma poi ha rinunciato. «Non pubblicherò più il mio libro, ho ricevuto troppe pressioni tra cui minacce di morte. Non ho mai avuto nessuna intenzione di scrivere i nomi degli uomini con cui ho avuto delle relazioni sentimentali. Il mondo del porno mi ha distrutta, per me ancora oggi non è sicuro girare dei film, si rischia la salute. Sono fuori dal giro. Questa esperienza legata alla mia voglia di mettere nero su bianco la mia vita come diva del settore mi lasciato una profonda tristezza». Queste le parole della trevigiana Sonia Faccio, in arte Lea di Leo. Ha raccontato di averi vissuto un anno  nel terrore sotto la minaccia di persone sconosciute che in più occasioni l'hanno contattata affinché non scrivesse quello che per molti era diventato un libro «esplosivo» sulla sua vita da sexy star e su quelli che nel corso della sua carriere erano sono stati i suoi amori: calciatori, attori, politici e autori televisivi. Ma anche la sua esperienza definita «allucinante» negli 899 a luci rosse.

La Imart Edizioni, di Marsala,  per l'attrice avrebbe messo in piedi un truffa contro di lei estorcendone con l'inganno tutti e 30 i nomi delle persone chiamate in causa, ma non scritte nella bozza, per poi contattarli uno ad uno per vedere a suon di 25/30 mila euro le pagine dove erano citate che poi potevano modificate a piacimento. E qualcuno, stando anche ad un servizio delle «Iene» andato in onda a marzo, avrebbe accettato per evitare di vedersi compromettere una carriera, sportiva o politica.

«Abbiamo presentato una diffida alla casa editrice sulla pubblicazione - spiegarono ad Aprile  gli avvocati Paolo Mele senior e Nicola Guerra - e li abbiamo denunciati per truffa, calunnia e diffamazione. I nomi nel libro non ci sono mai stati e mai ci saranno».Oggi la conclusione delle indagini.