Un giovane di 32 anni è stato rinviato a giudizio, dal gup Lucia Fontana, con le accuse di estorsione, lesioni personali e violenza privata. Secondo l’accusa, il giovane era solito chiedere giornalmente alla madre somme variabili dai due ai cinquanta euro. Se la donna tentava di opporsi veniva minacciata o picchiata. Per circa due anni sarebbe stata costretta ad assecondare le richieste del figlio. Nell’autunno di due anni fa il giovane avrebbe aggredito la madre, al culmine di una violenta lite, mettendole le mani al collo e stringendo sino a quasi soffocarla. Non ancora pago avrebbe tentato poi di scagliare una bicicletta contro l’anziana donna, non riuscendovi a causa dell’intervento della sorella, e d’infilzarla con un ombrello, costringendo tutti i familiari alla fuga. La donna riportò lesioni personali giudicate guaribili in otto giorni.