Le ha fatte il Dipartimento di Scienze degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Messina su richiesta dell’associazione Domus Aurea, presieduta dall’architetto Carlo Iannarino. Questa volta le analisi sono state fatte su cinque campioni d’acqua prelevati, dalla Domus Aurea, dalle fontanelle di diverse zone della città: Piazza Stadio, Monumento ai Mille, piazza Piemonte e Lombardo, piazza Caprera e da una abitazione di corso Calatafimi.
Ebbene, secondo lo studio del polo messinese (che potete consultare qui) i campioni di Piazza Stadio e Corso Calatafimi superano il limite di legge riguardante il parametro dei Nitrati rispettivamente del 74% e del 36% , mentre i campioni Monunento ai Mille, Corso Calatafimi e Piazza Caprera superano il valore di legge relativo al parametro dell’Arsenico del 10%, 20% e 20%. Ma anche il campione di Piazza Stadio è al limite massimo per presenza di arsenico.
Quello della salubrità dell’acqua marsalese non è una questione nuova. Consideriamo che la rete idrica a Marsala è vecchia e mal messa. I guasti sono frequentissimi. E questo ovviamente influisce sullo stato dell’acqua.
Ma da qualche settimana in città la gente si chiede con maggiore preoccupazione quanto sia nociva l’acqua dei rubinetti. E precisamente da quando sono stati resi noti i dati di uno studio realizzato all’interno del progetto europeo Eurogeosurvey geochemistry expert group sulla qualità delle acque di 112 città italiane. Secondo questo studio l’acqua marsalese si è classificata al primo posto per la presenza di nitrati e arsenico, 228 milligrammi per litro. A Marsala il tasso di concentrazione dei nitrati è 20 volte superiore alla media nazionale.
Allarmismo in città quindi. Il sindaco Renzo Carini ha cercato di tranquillizzare tutti dicendo che l’acqua di Marsala è perfettamente potabile. E a dirlo sono i risultati inviati dall’Asp (Azienda sanitaria provinciale) sull’acqua distribuita dai pozzi di Sinubio e prelevata in un punto campione della Città. In questo punto di distribuzione la quota dei nitrati non supera i limiti di legge e sono sotto i 50 mg per litro. E poi ci sono le altre rilevazioni fatte sempre dall’Asp in tre punti della città: Ciancio, via Favara, Bambina.
Cosa c’è che non andrebbe a questo punto? Che le analisi effettuate dall’Asp sulle acque marsalesi non avrebbero, come scrive Osservatorio-Sicilia.it , valore di certificato di “potabilità” essendo sprovvisti degli elementi di controllo dalla legge e che sono di pertinenza del Servizio Nazionale Sanitario, e non dell’Asp che invece si sarebbe limitato ad effettuare controlli di routine non tenendo in considerazione i 64 parametri previsti dalla legge di riferimento.
Insomma tanta incertezza sulla salute dell’acqua. A tal proposito l’Adoc, il sindacato dei consumatori, sollecitato da parecchi cittadini, ha preso parte alla questione è ha chiesto a Carini di rendere pubbliche tutte le analisi effettuate dall’Asp negli ultimi due anni.
Secondo il movimento politico Altra Sicilia Antudo, invece, il sindaco dovrebbe vietare l’uso potabile dell’acqua “qualora non fosse in grado di garantire con prove certe, che il sistema idrico integrato del Comune di Marsala è stato, ed è costantemente, sottoposto ad verifiche di legge secondo le procedure e le tempistiche disposte dal D.lgs 31/2001”. Altra Sicilia ha anche ipotizzato un intervento della magistratura sul caso.
E in Procura ha annunciato di andare oggi il consigliere comunale dei Verdi Patrik Basile dove consegnerà copia delle analisi e chiederà a quanto pare anche un’indagine giudiziaria. Intanto, sollecitato, non è ancora intervenuto sul caso l’assessore alla sanità Massimo Russo.
Certo è che adesso questa nuova analisi fatta su iniziativa della Domus Aurea mette ancora di più a nudo un problema che si conosceva da tanto tempo e che è stato sottovalutato più volte. Intanto dalla vicina Mazara i cittadini, tempo fa, si sono organizzati. Nella città del Satiro infatti è stato creato, l’anno scorso, un “Comitato Civico per il Trasmazaro” che si è impegnato per la risoluzione dell’emergenza acqua della zona Trasmazaro e Tonnarella e attraverso il blog http://comitatocivicoperiltrasmazaro.wordpress.com/ rende note le notizie sullo stato delle attività e dei lavori relativi alla problematica dell’eccesso di nitrati nell’acqua.
Francesco Appari