Nel tavolo di giunta, era assente il sindaco Renzo Carini. C’erano invece gli assessori Arcara, Martinico e Milazzo oltre al dirigente Fiocca.
Prende la parola il presidente Oreste Alagna il quale comunica che in mattinata gli “sono pervenute le dimissioni dell’ex collega Celestino Errera” (come lo stesso consigliere aveva comunicato poco prima nel corso de “Il volatore” su Rmc 101). Per questo motivo, continua Alagna, “nella conferenza dei Capigruppo si è deciso di rimandare i lavori di Consiglio, domani, mercoledì 26 ottobre, per poter consentire il plenum e, da oggi, inserire all’ordine del giorno il punto 43, suppletivo, per la surroga del consigliere Errera con il primo dei non eletti” (Antonino Ienna) e quindi scioglie la seduta.
Questa la breve cronaca per una altrettanta breve (cinque minuti scarsi) seduta di consiglio che non avrebbe meritato alcuna critica perché, essendo pervenute in tarda mattinata, non vi era il tempo di rimandare la seduta o convocare il consigliere subentrante.
Sotto i portici di Palazzo VII aprile un assessore ci dice che sicuramente avremmo criticato questa seduta ma abbiamo risposto che non ce n’era il motivo. Motivo che però balza prepotentemente quando un consigliere ci dice che lui non se l’è sentita di firmare il libro delle presenze perché per quei pochi minuti, il gettone di presenza non se la sentiva di intascarlo (seppur suo diritto). Ciò perché, essendo la seduta considerata regolarmente valida, il personale presente, sia amministrativo che di ordine pubblico, dovrà essere pagato, come anche dovrà essere dato il gettone di presenza dei consiglieri presenti, a meno di una loro - poco probabile- rinuncia.
Il problema del nostro Consiglio, in questi ultimi anni, sia che duri pochi minuti che molte ore, purtroppo è sempre il solito: poca volontà nello smaltire gli ordini del giorno, considerando che tra i 42 posti in questa sessione, ve ne sono diversi che giacciono nel dimenticatoio, utili soltanto a “fare numero”, la maggioranza di loro posti in fondo, nel dimenticatoio. Emblematici, due tra questi, gli O.d.g. relativi al contributo per la casa di riposo “Giovanni XXIII” e quello sulla graduatoria autisti SMA a tempo determinato, da oltre un anno presenti ad ogni convocazione .
Speriamo che in questi rimanenti ultimi mesi i consiglieri vadano avanti con celerità, in modo da poter smaltire, entro la fine della loro legislatura, i troppi punti rimasti da approvare (o bocciare), alcuni dei quali riguardano modifiche ai regolamenti, addirittura allo stesso funzionamento del Consiglio Comunale.
Sergio Oliva