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27/10/2011 04:48:17

La Regione si smentisce da sola. Possono ripartire le demolizioni a Marsala

Ieri infatti il Dirigente generale dell’assessorato, Giovanni Arnone, ha inviato al Comune una nota. Una marcia indietro. Perché il dirigente dispone la revoca del parere precedentemente espresso da un altro dirigente di quell’assessorato,  Natale Zuccarello, che aveva “consigliato” al Comune di avviare prioritariamente alle demolizioni delle case abusive costruite entro la fascia dei 150 metri dal mare la valutazione di ambientale strategica. Secondo Arnone il parere di Zuccarello era “non richiesto e non dovuto”.  Più che una pietra, ci mette un macigno sopra. Al Comune tirano un sospiro di sollievo, perché l’intervento di Arnone dice praticamente che è stato svolto tutto correttamente e non ci vuole la Vas per le demolizioni.
Arnone la sua lettera l’ha mandata sia al Comune che in Procura, dove  qualche giorno fa è stato aperto un fascicolo proprio in occasione di quello stop sospetto “impartito” da Zuccarello che è stato anche sentito dal Procuratore Alberto Di Pisa. Come sarebbe stato sentito dal procuratore anche l'Assessore regionale Territorio e Ambiente Gianmaria Sparma, martedì scorso, come persona informata dei fatti.  Era stata la prima volta infatti che un dirigente regionale rispondesse di fatto ad una interrogazione di un consigliare comunale. Zuccarello (nominato direttamente dal Governatore Raffaele Lombardo, in quota Mpa) aveva scritto al sindaco Renzo Carini subito dopo l’interrogazione di Vincenzo Sturiano, sempre Mpa, con la cui chiedeva se “il programma di demolizione fosse stato assoggettato alla preliminare verifica VAS” e quindi se non ci fosse stata la Vas sospendere gli abbattimenti.  Prima ancora, però, erano stati gli stessi abusivi a tirare fuori il nodo Vas.
Sta di fatto che a Sturiano aveva risposto il dirigente del Comune, Gianfranco D’Orazio dicendo che “gli interventi di demolizione sono rivolti al ripristino dello stato dei luoghi violati dalle costruzioni abusive e, pertanto, non sussistono gli obblighi di assoggettamento a procedure Vas, non trattandosi tra l’altro di programma bensì di singoli interventi". Nonostante ciò Carini anzichè difendere un proprio dirigente ha preferito lavarsi le mani ritenuto “opportuno approfondire la questione sollevata, al fine di fugare ogni dubbio circa la correttezza delle procedure di legge portate avanti dal dirigente del settore e nel rispetto delle quali abbiamo sempre operato”.
Insomma anche questa querelle è chiusa. Adesso le demolizioni possono ricominciare. Sono state buttate giù al momento due delle 22 abitazioni abusive che rappresentano solo il primo blocco di demolizioni. A questo primo blocco ne dovranno seguire altri, ulteriori intoppi permettendo, fino ad arrivare alla quota 509. Ossia quelle case abusive individuate tempo fa dal Comune, anche se pare che a Marsala ci siano più di 2200 case abusive.

Francesco Appari