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28/10/2011 04:58:16

Strage di Via D'Amelio. Sei degli otto condannati lasciano il carcere. Ma il processo non si riapre

Tutti hanno avuto difficolta' nel trovare mezzi di spostamento verso il capoluogo siciliano, di cui sono originari. Cosimo Vernengo, in particolare, e' stato respinto all'imbarco del volo da Fiumicino, perche' aveva una carta d'identita' scaduta da anni, dato che era finito in cella nel marzo del 2004, dopo un primo periodo di detenzione durato quasi cinque anni. Quando ha cercato di chiarire la propria posizione, mostrando il foglio della scarcerazione, e' stato sottoposto a una serie di stringenti controlli presso il posto di polizia dell'aeroporto romano. Non ha comunque potuto prendere un qualsiasi aereo ed e' dovuto ricorrere a un'auto a nolo, con conducente, perche' non ha nemmeno la patente. Bloccato all'aeroporto di Linate anche Murana, che ha perso l'aereo, ha trascorso la notte presso lo scalo milanese e si e' imbarcato stamattina. Tutti i condannati rimessi in liberta' ieri dalla Corte d'appello di Catania, che ha accolto la richiesta del procuratore generale di Caltanissetta Roberto Scarpinato, sono sottoposti a misure di prevenzione personali. Dovranno dunque firmare i registri dei sorvegliati speciali. L'avvocato Rosalba Di Gregorio, che assiste Vernengo, gli ha consigliato di presentarsi al primo posto di polizia siciliano, a Messina, per evitare di incappare in controlli e verifiche ulteriori. Vernengo non ha un telefonino e chiama da apparecchi pubblici. Fra tutti, quello che ha subito il piu' lungo periodo di detenzione e' Profeta, in carcere dal 9 ottobre 1993, quando c'erano pochi cellulari e le lire.

9,00 - La Corte d'appello di Catania, chiamata a decidere sull'ammissibilità dell'istanza di revisione dei processi per la strage di via D'Amelio, ha sospeso, come richiesto dal pg Roberto Scarpinato, l'esecuzione della pena per otto condannati, per l'uccisione del giudice Borsellino. I giudici catanesi hanno poi dichiarato «inammissibile» l'istanza di revisione, adeguandosi alla giurisprudenza che ritiene che in presenza di una sentenza definitiva - caso che ricorre nei processi per la strage di via D'Amelio - perchè si possa celebrare un nuovo dibattimento occorre un'altra sentenza definitiva che accerti responsabilità di altre e persone e che quindi contrasti con il primo verdetto.

Lasceranno il carcere sei degli otto condannati all'ergastolo. La procura generale di Caltanissetta sta verificando le posizioni di Gaetano Scotto e Vincenzo Scarantino, che devono espiare pene definitive avute in altri processi. A lasciare il carcere saranno Natale Gambino, Giuseppe La Mattina, Salvatore Profeta, Gaetano Murana, Cosimo Vernengo e Giuseppe Urso, detenuti solo per la strage di via D'Amelio. Scotto e Scarantino, invece, devono scontare il primo una condanna per tentativo di omicidio e un'altra per traffico di droga, il secondo una per droga e un'altra per calunnia. La Procura generale sta verificando se i due abbiano espiato le pene.