La Procura per due volte ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta e per due volte, invece, il gip ha disposto nuove indagini. La scorsa settimana il pm Paolo Guido e l'aggiunto Teresa Principato hanno chiesto il rinvio a giudizio del politico trapanese. A D'Alì, ex sottosegretario all'Interno e presidente della commissione Ambiente del Senato, i magistrati contestano «di avere messo a disposizione di Cosa nostra le proprie risorse economiche e successivamente il proprio ruolo istituzionale di senatore e di sottosegretario» e di avere «intrattenuto fin dai primi anni '90, anche ai fini della ricerca del sostegno elettorale, rapporti diretti o mediati con esponenti di spicco della mafia come il superlatitante Matteo Messina Denaro e il boss Vincenzo Virga».
ANSA