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31/10/2011 04:28:21

Acqua. La polemica arriva anche in consiglio comunale

Dopo la lettura da parte del segretario generale Triolo dell'articolo della Legge Regionale sulle cause di  ineleggibilità dei Consiglieri e del giuramento di Nino Ienna che si aggiunge ai consiglieri del PDL Nino Alagna e Rosanna Genna in opposizione al sindaco, vi è stato da parte dei consiglieri il benvenuto ed il buon lavoro e con alcuni di loro - che ringraziano anche il dimissionario Errera. Ma non Patrik  Basile che si dissocia quando un consigliere dice che non ha più fiducia nella giustizia. Basile ha ribadito il problema sulla potabilità dell'acqua e rimarcato che a Sala delle Lapidi di Palazzo VII aprile non vi è mai stata, sui banchi, acqua del rubinetto ma sempre bottiglie di acqua minerale.  Ma soprattutto che gli esami da lui richiesti al Dirigente non gli vengono dati perché, secondo il Dirigente, occorre l’autorizzazione del Sindaco, altrimenti non glieli darà mai per il semplice motivo che “non deve fare politica sulle acque”. Dopo i saluti dei consiglieri a Ienna prende la parola il Sindaco Renzo Carini per dire che, seppur anche  gli esami del laboratorio dell'Università di Messina ribadiscono la non potabilità dell'acqua di Marsala, dalle analisi che, per  legge effettua il laboratorio di Igiene e Profilassi dell'Asp di Trapani, alla data del 25 ottobre, come da dichiarazione del l'Asp, alla quale si deve attenere, l'acqua della nostra città è potabile e non si evince alcun rischio per la popolazione. Inoltre Carini ha detto che lui, in qualità di Sindaco, non esiterebbe a chiudere i pozzi se l'acqua non fosse potabile.
La questione dell’acqua in consiglio comunale è arrivata dopo settimane di smentite, comunicati, e documenti sulle analisi effettuate. Per l’amministrazione l’acqua è pulita. Meno convinto invece è il sindacato dei consumatori, Adoc, che nei giorni scorsi ha chiesto non solo di prendere visione delle analisi fatte negli ultimi due anni ma anche di effettuare delle analisi in tutti i comuni della provincia di Trapani.

Il Problema delle analisi dell’acqua che sgorga dai rubinetti di Marsala ha innestato una richiesta di chiarezza da parte anche dei Cittadini di tutti i Comuni della Provincia. Tutto ciò perché le SS.LL, nel passato, per problemi analoghi, non sono state molto convincenti in merito.

Oggi si pone, un’esigenza di chiarezza assoluta sulle analisi delle acque, per cui i cittadini vogliono conoscere specificatamente la periodicità delle stesse, i valori espressi, quali sostanze sono state ricercate e se tali analisi, siano conformi alla previsione della legislazione vigente in  materia.  
Per fugare ogni dubbio, pertanto, le SS.LL, soprattutto i Sindaci nella qualità di responsabili della salute pubblica, sono invitate a rendere pubbliche tutte le analisi effettuate, magari negli ultimi due anni, per esempio pubblicandoli in una apposita, visibile ed accessibile parte dei vostri siti internet.
Solo una informazione completa e chiara può tranquillizzare l’opinione pubblica, la quale potrà controllare direttamente le analisi e le relative certificazioni.
Sotto altro aspetto ci è stata evidenziata l’inefficienza del servizio il molti Comuni nei quali l’acqua non arriva correntemente, con interruzioni, in certi periodi, anche di alcuni giorni, costringendo i cittadini di munirsi di serbatoi, motorini, autoclavi et ecc, che costano ed incidono fortemente nelle tasche dei cittadini i quali pagano un servizio che non è continuativo ( basta vedere quello che succede nell’interland dei comuni del Trapanese a causa anche dei frequenti guasti al dissalatore di Nubia). Se si aggiungono i dubbi sulla potabilità e salubrità dell’acqua ci si accorge che occorre necessariamente rimodularne il suo prezzo. I cittadini non possono certamente pagare per buona una acqua che non lo è. Non è possibile che continuiamo ad essere i maggiori consumatori di acqua minerale che è legata purtroppo ai dubbi sulla salubrità dell’acqua che beviamo, dimenticandoci che comunque tale acqua la utilizziamo per cucinare e per lavare gli alimenti.  
Noi riteniamo di converso, che vi siano tutti gli elementi per una riduzione del prezzo dell’acqua, in ragione anche dei continui disservizi, in quanto data la loro ricorrenza, ormai insopportabile, non può essere celata ancora sotto lo scudo “di guato per forza maggiore” e quindi imprevedibile. Infatti è notorio che le condutture, in quasi tutti i Comuni della provincia, sono un colabrodo e si registra nel contempo un’assenza completa di interesse da parte dalle SS.LL. su questo problema. (quali progetti? Quali opere sono state deliberate o sono in corso?)
L’inefficienza di tale servizio, tra l’altro, mal si concilia con l’intento di fregiare questo nostro territorio come facente parte dell’Europa, quando sussistono ancora problemi come quello della mancanza del bene primario per eccellenza: l’acqua.
A nostro parere a nulla valgono i presuntuosi progetti di sviluppo, soprattutto turistico, quando succede che spesso i turisti, per  mancanza di acqua, sono costretti a lavarsi con l’acqua minerale, magari frizzante. Non ci si rende conto che stiamo scivolando sempre più verso il terzo mondo. Allora sbrigatevi e fate qualcosa se è ancora possibile, data la situazione economico finanziaria del nostro Paese.

Adoc Marsala