Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/11/2011 05:48:50

Serit di Marsala. Quattro tentativi di incendio in due giorni

Lì si trova il retro della filiale, il cui ingresso principale è in realtà in Via Rapisardi. Ignoti malviventi hanno tentato, con della carta di giornali data alle fiamme e lanciata dentro i locali dell’agenzia di riscossione, di appiccare il fuoco, senza tuttavia ottenere grandi risultati, a causa di una grata che ha impedito l’accesso vero e proprio all’interno della sede visitata ogni giorno da tantissimi cittadini alle prese con cartelle esattoriali e debiti da estinguere. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e a seguire, immediatamente dopo, gli uomini del Commissariato, coordinati dal vice dirigente Andrea Morreale e dal dirigente Matteo Bonanno. I danni provocati dalle fiamme sono stati rilevati immediatamente su un tavolo in legno, che è stato annerito e leggermente sul prospetto della sede, ma gli stessi vigili del fuoco non hanno avuto nulla su cui lavorare dal momento che ad andare perduta è stata soltanto un po’ di carta. Quel che “inquieta” dell’episodio è, al di là degli effettivi risultati ottenuti, senz’altro il gesto. Un’azione che sembra mirata nei confronti della Serit, al centro di tantissime polemiche in quest’ultimo periodo, per l’attività particolarmente “tenace” di riscossione del denaro, con l’avviso di pagamento inoltrato senza sosta ad ogni categoria professionale e non. Decifrare il tentativo di dar fuoco alle carte è impresa non semplice, dal momento che ormai chiunque sa che la documentazione è certamente da diverso tempo ben catalogata ai computer e che non è appiccando il fuoco che si manderebbero in fumo gli elenchi contenenti i debiti attribuiti ai tanti cittadini alla prese con questo problema. Tuttavia l’episodio, che assume un forte significato simbolico, è al vaglio degli investigatori, cui spetta stabilire l’identità di chi ha agito e la motivazione scatenante. Il responsabile locale della Serit, che dagli uomini della polizia non è stato neanche identificato nell’immediatezza, ha assicurato, telefonicamente, che nei prossimi giorni si recherà in Commissariato, senza manifestare particolare allarme per quanto verificatosi, in quanto probabilmente consapevole che il materiale lavorativo era al sicuro nella memoria dei vari pc.