Scrivono in un loro comunicato: "I componenti del Comitato “Pro presidio d’emergenza” seguiranno costantemente il progredire dei lavori segnalando all’opinione pubblica eventuali ritardi e/o manchevolezze rispetto alla completezza del servizio. Ci si chiede perchè questi lavori siano iniziati con un mese di ritardo rispetto al 22 settembre u.s. giorno dato per certo dello stesso Direttore Generale in quella conferenza stampa dalla quale furono categoricamente esclusi tutti i cittadini anche se parte interessata primaria. Ci si chiede ancora come mai sapendo, già da anni, che l’ospedale avrebbe dovuto essere ristrutturato, con la consequenziale interruzione della sua funzione, si siano attesi gli ultimi quattro mesi per teorizzare i lavori del presidio d’emergenza pur conoscendo le pastoie della burocrazia ed i ritardi dei tribunali italiani. Dalla conferenza stampa del 24 ottobre u.s. trasmessa dalle TV locali abbiamo appreso che entro il 30 novembre , cioè tra un mese, tutte le Unità Operative ed i servizi saranno trasferiti, mentre ancora non potrà essere funzionante l’area d’emergenza-urgenza promesso in teoria essendo i lavori iniziati solo il 20 ottobre".