marittimo tunisino domiciliato a Mazara del Vallo, munito di permesso di soggiorno in via di rinnovo, ritenuto l’autore dell’accoltellamento compiuto nelle prime ore della stessa mattinata ai danni del connazionale 22enne Salah Missaoui, munito di permesso di soggiorno provvisorio per motivi umanitari, nullafacente e con un precedente in materia di sostanze stupefacenti.
La vittima, a seguito dei tre fendenti particolarmente offensivi al torace e all’addome, ha riportato lesioni alla pleura ed al pericardio. Dopo i primi interventi d’urgenza presso l’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, il ferito è stato trasferito presso l’Issmet diPalermo, dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata.
Le attività di indagine, d’intesa con la Procura della Repubblica di Marsala, nell’immediato si sono concentrate verso gli occupanti del condominio sito nelle vicinanze del luogo della lite, dove abita Bassam Gomri, talvolta frequentato anche da Salah Missaoui per delle amicizie comuni. Una serie di perquisizioni locali e l’escussione di diversi testimoni hanno consentito ai carabinieri di acquisire sufficienti indizi di colpevolezza sul conto del prevenuto che, nel frattempo, si era comunque già dileguato.
E’ stata quindi predisposta una articolata attività di ricerca, coordinata dal comandante della locale compagnia, che si è conclusa dopo diverse ore nell’area portuale vecchia dove il tunisino, alla vista della pattuglia, ha certato di fuggire correndo lungo la riva del fiume Mazaro. Inseguito a piedi dai militari, è stato infine bloccato mentre tentava di nascondersi su una imbarcazione in ormeggio. Al momento del fermo Gomri indossava ancora indumenti imbrattati di sangue che verranno inviati al R.i.s. di Messina per la comparazione con le tracce ematiche prelevate durante il sopralluogo tecnico sulla scena del delitto, in via Sebastano Lo Medico. Quando è stato fermato l’uomo non aveva più con se’ l’arma. Secondo la ricostruzione l’aggressione sarebbe scaturita al termine di una violenta colluttazione tra i due per futili motivi. Dopo essere stato momentaneamente trattenuto nelle celle di sicurezza della caserma dei carabinieri di Mazara, per la compilazione degli atti, l’arrestato è stato poi rinchiuso al carcere lilybetano e domani verrà sottoposto ad interrogatorio presso il tribunale di Marsala.