La novità è rappresentata dal fatto che si tratta della prima casa sul versante sud della città, nella zona dei lidi, quella più massacrata in trenta anni di costruzioni senza regole. E' una casa vicina al Lido Pakeka. Anche in questo caso si è proceduto con prudenza e discrezione. Un manipolo di contestatori ha tentato di fermare le ruspe, ma è stato bloccato da alcuni mezzi, dei camion, messi di traverso per impedire l'accesso delle persone all'area della casa da abbattere.
8,00 - La commissione Territorio e ambiente dell’Assemblea regionale siciliana con una presa d’atto, dopo il parere negativo della commissione Bilancio, ha ”riesumato” il disegno di legge sulle coste, ribattezzato ’sanatoria selvaggia”. Il testo a questo punto è pronto per arrivare in Aula, anche se spetta alla conferenza dei capigruppo dell’Ars calendarizzarla. Il ddl, nei giorni scorsi, aveva suscitato vibranti polemiche perché consente di sanare gli immobili abusivi costruiti entro 150 metri dalle coste e quelli ricadenti in aree rurali. Il provvedimento era stato presentato dal deputato regionale del Mpa, Paolo Ruggirello.
Proprio Ruggirello e il consigliere comunale dell'Mpa di Marsala, Enzo Sturiano, sono stati convocati ed ascoltati nei giorni scorsi in Procura per discutere sullo stop alle demolizioni delle case abusive "rallentato", di fatto, dalla Regione. I due esponenti dell’Mpa sono stati chiamati nell’ambito dell’inchiesta aperta dopo la nota arrivata al Comune di Marsala dal dirigente del settore VIA-VAS della Regione, Natale Zuccarello. Il dirigente in pratica diceva al Sindaco che prima di procedere agli abbattimenti, già iniziati tra l’altro, era necessaria avviare prioritariamente la procedura Vas, ossia Valutazione impatto strategico. La nota di Zuccarello arrivò subito dopo l’interrogazione del consigliere Sturiano che, nei fatti, chiedeva la stessa cosa. E prima ancora di Sturiano la questione fu sollevata dagli abusivi stessi. La Regione, dopo la notizia dell’apertura del fascicolo in Procura, fece un passo indietro e si smentì da sola con una nota del dirigente generale dell’Assessorato Territorio e Ambiente, Giovanni Arnone, in cui diceva che tutto era in regola, non c’è bisogno di Vas e che il parere di Zuccarello non era né richiesto né voluto, almeno dalla Regione. Tra l’altro all’interrogazione di Sturiano aveva risposto a suo tempo lo stesso dirigente del Comune di Marsala, Gianfranco D’Orazio, precisando che per questi tipi di interventi non necessita la documentazione tirata in ballo perché non si tratta di un programma di interventi ma singole operazioni. Nonostante tutto, arrivato in Comune la il fax di Zuccarello, il sindaco di Marsala Renzo Carini decide di bloccare tutto, non fidandosi del suo dirigente.
Paolo Ruggirello, invece, è il deputato regionale che ha presentato il famoso disegno legge sul “riordino delle coste”, cioè l’ennesima sanatoria edilizia per salvare tutte le case abusive costruite entro il limite dei 150 metri dalla costa, compresa la sua. Una legge tanto osannata dagli ex proprietari delle case abusive, ma che ha scatenato un putiferio all’Ars, tant’è che il cofirmatario Francesco Musotto ha tolto la firma dal provvedimento lasciandolo, di fatto, bloccato nella cancelleria di Palazzo dei Normanni.
Cosa succede adesso? L’inchiesta va avanti. Come vanno avanti le demolizioni. Qualche giorno fa è stata abbattuta la terza casa che fa parte della lista di 22 abitazioni costruite entro il limite dei 150 metri dopo il 1976 e per le quali sono state sentenziate le demolizioni. questa sarebbe la prima tranche di demolizioni che, intoppi permettendo, dovrebbe concludersi entro la prossima primavera. La lista completa, redatta dall’ufficio abusivismo di Marsala, delle abitazioni da demolire prevede più di 500 immobili abusivi, le stime su tutta la costa marsalese invece contano più di 2200 manufatti irregolari.