Nel frattempo, viene distribuito il kit per la differenziata e in alcune zone della città viene introdotto il servizio “porta a porta” di raccolta rifiuti. Scompaiono inoltre i vecchi cassonetti grigi stradali a favore di nuove isole ecologiche per la differenziata e viene fissato un calendario ben preciso per buttare i rifiuti. Lunedì, mercoledì e venerdì per l’RSU; martedì, giovedì e sabato per i rifiuti organici; la plastica il lunedì; la carta il mercoledì; vetro e lattine il venerdì. L’orario indicato per depositare i rifiuti negli appositi contenitori è dalle 13,30 alle 15,30. Pena: sanzioni e multe.
Trascorrono pochi giorni dall’inizio della differenziata ed è di nuovo polemica. Alcuni consiglieri del PDL Marsala fanno osservare la confusione che c’è attorno alla gestione dei rifiuti a Marsala accusando l’Amministrazione di aver abbandonato i cittadini. La risposta del sindaco Carini arriva il 16 novembre: “Questa Amministrazione non ha abbandonato affatto i cittadini, trincerandosi dietro al fatto che la raccolta dei rifiuti non è più una competenza comunale. Al contrario, nei mesi precedenti il passaggio ufficiale del servizio alla Aimeri Ambiente, abbiamo seguito costantemente e da vicino le fasi preliminari della cessione del servizio. La nostra "vigilanza" non è venuta meno successivamente, quando si è trattato di far osservare il rispetto degli impegni contrattuali, soprattutto in tema di personale. Marsala sta attraversando una fase di transizione simile al passaggio dalla lira all'euro. Ma, aggiungo io, con l'aggravante che la raccolta differenziata coinvolge direttamente il senso civico di ciascuno di noi. Si tratta di una sorta di "rivoluzione" delle nostre abitudini e i disagi, nella fase iniziale in cui siamo, sono messi nel conto”.
Nel frattempo, aumentano di giorno in giorno le lamentele dei cittadini. C’è chi dice che la raccolta porta a porta non viene fatta, chi denuncia i ritardi con cui vengono ritirati i rifiuti, chi attende da mesi che l’Aimeri vada a prendere i rifiuti ingombranti, chi non ha capito ancora bene cosa debba fare. Addirittura, quando c’è maltempo, si vedono volare e/o galleggiare i rifiuti per le strade della città. Un vero caos.
1° marzo 2010. L’Aimeri accoglie la richiesta dell’amministrazione Carini di migliorare il sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti. Il calendario di raccolta differenziata viene modificato tenendo conto della suddivisione del territorio comunale (zona centro, versante nord e versante sud). Inoltre, l’orario di esposizione dei sacchetti viene fissato alla mattina per le zone di periferia e al pomeriggio per il centro della città.
E’ il 6 aprile 2010. La Polizia Municipale di Marsala e gli operatori dell’Aimeri Ambiente, durante un vertice decidono di unirsi in un’apposita squadra per avviare controlli sistematici sull’intero territorio comunale affinché venga rispettata l’ordinanza sindacale che disciplina il servizio di raccolta differenziata in città. Il progetto “vigilanza e controllo”, curato dall’Assessorato Servizi Pubblici Locali, opera su due fronti. Da un lato, viene fatta un’azione di controllo circa il deposito dei rifiuti indifferenziati da parte dei cittadini, multandoli ove necessario. Dall’altra, particolare attenzione viene prestata al rispetto di termini e modalità di svolgimento della raccolta differenziata da parte dell’Aimeri Ambiente.
8 aprile 2010.Con determina sindacale, Carini aumenta la Tarsu (la Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani) dell’80% rispetto al 2009. Il Sindaco si dice costretto a farlo perché, per colpa dell’ATO, le spese di smaltimento rifiuti sono aumentate fino a 14 milioni di euro e l’Amministrazione è obbligata a coprire questa spesa. Scoppia la polemica politica: l’opposizione fa un manifesto molto pesante dal titolo “Carini, il Sindaco delle tasse”. Il consigliere del PD Agostino Licari, tramite interrogazione, contesta la validità giuridica della determina sindacale con cui Carini aumenta la TARSU dell’80%. La determina è da considerarsi illegittima- spiega Licari nell’interrogazione- in quanto la competenza di variazione della TARSU appartiene al Consiglio Comunale, e non al Sindaco. Licari fa notare inoltre che sono presenti vizi e motivi di invalidità dell’atto, oltre che come violazione e falsa applicazione della legge, anche come omessa motivazione ed eccesso di potere.
In seguito alle polemiche politiche e alle proteste dei cittadini, il Sindaco decide di aumentare la TARSU del 66% invece che dell’80%.
1°giugno 2010. Il Movimento Difesa del Cittadino, presieduto dall’avvocato Giuseppe Gandolfo, consegna nelle mani del Segretario Generale del Comune di Marsala, dottor Triolo, 1.385 firme affinché venga indetta un’assemblea pubblica che consenta ai cittadini di avere chiarimenti circa la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e sull’aumento della TARSU. L’assemblea non viene mai indetta.
Marzo 2011. Il consigliere comunale Agostino Licari, presidente della Commissione Trasparenza, presenta un’interrogazione al sindaco di Marsala sulla mancata considerazione rispetto all’ assemblea pubblica chiesta dal Movimento Difesa del Cittadino in data 1° giugno 2010.
E’ il 21 marzo 2011. Sulle strade marsalesi compaiono nuovamente i vecchi cassonetti grigi. A detta dell’ATO TP1 questi sarebbero adibiti al deposito dell’RSU. In realtà, la loro presenza appare come un invito ai lasciar perdere la raccolta differenziata e a buttare i rifiuti nuovamente tutti insieme. Invito che parecchi cittadini prendono in parola.
Maggio 2011. In base alle fatture che L’ATO TP1 fa al Comune vengono quantificati i disservizi prodotti dall’Aimeri Ambiente a danno dello stesso Comune di Marsala. Il danno ammonta a 600 mila euro. Viene avviata la richiesta di sgravio del debito.
19 Luglio 2011. Il TAR di Palermo accoglie il ricorso presentato dall’associazione CODICI di Marsala- Centro per i Diritti del Cittadino annullando la determina di aumento del 66% della TARSU per l’anno 2010. Secondo il Collegio, la competenza di variazione della tariffa non spetta al Sindaco, ma al Consiglio Comunale. L’organo di appello, il CGA, come da giurisprudenza costante in materia, darà comunque ragione all’amministrazione comunale.
30 agosto 2011. Nel corso della discussione di bilancio, viene infatti approvato l’aumento della TARSU del 66%. Ai disagi, si aggiunge dunque la beffa.
A oggi, ovvero a più di due anni dall’inizio del servizio di raccolta differenziata, la giungla. E’ evidente che la città, in alcune zone, è sporca e maleodorante. I cassonetti e i rifiuti di fronte ai portoni delle abitazioni sono assolutamente non estetici e non igienici. Il calendario di raccolta non viene rispettato: i rifiuti vengono depositati a qualunque ora eanche gli operatori dell’Aimeri non rispettano gli orari di raccolta. In alcune contrade, alcuni cittadini esasperati hanno addirittura dato fuoco ai cumuli di spazzatura.
La situazione è diventata così ingestibile che è dovuto intervenire il Difensore Civico di Marsala, Piera Pantaleo. In una nota datata 21 ottobre 2011 e inviata al Sindaco Carini, il Difensore Civico ha voluto sottolineare come “la raccolta differenziata operata dall’Aimeri Ambiente per il Comune di Marsala sia assolutamente insufficiente e inidonea”. Passando in rassegna le numerose e continue lamentele dei cittadini, ha poi chiesto al sindaco e all’amministrazione tutta di “prendere gravi ed urgenti provvedimenti nei confronti della Aimeri Ambiente considerando, altresì, la possibilità di risolvere il contratto per inadempimento della stessa per la tutela dei diritti di tutti i cittadini marsalesi”.
novembre 2011: quando inizia davvero la raccolta differenziata a Marsala?
Pamela Giampino