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12/11/2011 09:11:59

Operazione antidroga a Marsala. Dodici arresti tra volti noti e insospettabili

I dieci coninvolti nell'operazione di questa mattina sono: Nizza Antonietta Maria, marsalese pregiudicata di 47 anni; Angileri Vincenzo Salvatore, marsalese pregiudicato di 63 anni; D'Arpa Umberto, palermitano pregiudicato di 44 anni; Corso Andrea marsalese pregiudicato di 26 anni; Perricone Enzo Simone, marsalese pregiudicato di 32 anni; Marino Giuseppa, marsalese incensurata di 30 anni; Titone Stefano Giuseppe Alessandro, marsalese incensurato di 25 anni; Pipitone Matteo, marsalese incensurato di 32 anni; Giacalone Vincenzo Cristian, marsalese incensurato di 25 anni; Catarinicchia Lorenzo, marsalaese incensurato di 30 anni.

E’ scattata alle prime luci dell’alba di oggi in territorio marsalese una vasta operazione antidroga denominata “Tigra”, condotta dagli uomini della Polizia di Stato del Commissariato P.S.di Marsala, nei confronti di un’efficientissima rete di spacciatori che ha finora assicurato l’approvvigionamento di eroina e cocaina per il mercato locale.

L'operazione si chiama Tigra perchè  prende il nome dal modello di  una delle automobili utilizzate per il traffico di droga.

Effettuati numerosi arresti e decine di perquisizioni tra Marsala, Palermo e Imperia. Sono state emesse 12 misure di ordinanza cautelare. Tra gli arrestati molti volti noti alle forze di Polizia, ma anche personaggi insospettabili mai coinvolti in passato in indagini di droga. L’operazione, tuttora in corso, vede impegnati oltre cinquanta poliziotti ed alcune unità specializzate del gruppo cinofili di Palermo.

L'operazione odierna si legge in una nota - nasce da mesi di ininterrotti accertamenti , osservazioni, pedinamenti, intercettazioni telefoniche e da innumerevoli riscontri operati dagli investigatori durante le varie fasi d'indagine''.

Nel corso delle indagini, si è avuto modo di accertare che gli arrestati, alcuni dei quali già indagati in passato per analoghe vicende di droga, erano soliti comunicare tra loro con un linguaggio criptico intuitivamente diretto a dissimulare gli acquisti e le cessioni di stupefacenti, utilizzando termini convenzionali, quali “macchine”, “magliette” “pesce”, “prodotti di cosmetica” “cassette di arance” e che effettuavano periodici trasferimenti su Palermo per approvvigionarsi di droga.