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16/11/2011 05:41:09

Il Comune di Trapani approva il codice etico per gli appalti

“Il Codice Etico degli Appalti – ha detto Bongiovanni – è uno strumento concreto per la buona amministrazione, ma ha anche un valore simbolico, che segna un salto di qualità nella cultura politica del nostro territorio. Desidero ringraziare tutto il Consiglio comunale di Trapani per l’importante lavoro svolto, che è stato davvero encomiabile e frutto di un confronto sereno nel merito delle questioni e per l’impegno che ha inteso mettere in campo nell’affrontare l’atto deliberativo”.

La proposta di deliberazione di iniziativa consiliare era stata predisposta e presentata dal Consigliere Bongiovanni il 10 settembre 2009, anticipando di fatto anche il “Codice antimafia ed anticorruzione della pubblica amministrazione” (il famoso “Codice Vigna”, predisposto dalla Commissione di esperti di diversa estrazione e professionalità nominata dall’allora Assessore regionale alla Presidenza dott. Giovanni Ilarda il 24/09/2009 e presieduta dall’ex Procuratore Nazionale Antimafia, Dott. Pier Luigi Vigna), formalmente adottato poi con propria delibera dalla Giunta regionale il 4 dicembre 2009. Proprio di recente, con la legge regionale n. 5 del 2011, (Disposizioni per la trasparenza, la semplificazione, l’efficienza, l’informatizzazione della pubblica amministrazione e l’agevolazione delle iniziative economiche. Disposizioni per il contrasto alla corruzione ed alla criminalità organizzata di stampo mafioso) si è voluto proseguire in questa direzione prevedendo espressamente, all’art. 15, che la stessa regione, le province ed i comuni svolgano attività di prevenzione, informazione e formazione del proprio personale, in particolare del settore degli appalti, urbanistica ed edilizia, in osservanza del Codice antimafia regionale.
Il Comune di Trapani, in questo modo si pone decisamente all’avanguardia in proposito e diviene così uno dei primi in assoluto a dotarsi autonomamente di una simile stringente disciplina, dopo essersi significativamente dotato, sempre per iniziativa dello stesso Consigliere Bongiovanni, nel novembre 2009, del “Regolamento per il riconoscimento di contributi economici in favore di vittime della criminalità a causa di estorsione o di usura”.
“Proprio in quest’ottica – ha spiegato il Consigliere Bongiovanni – partendo dallo spunto offerto dalla mia proposta, consapevoli dell’importanza vitale di argomenti tanto delicati, in Consiglio abbiamo voluto lavorare intensamente e sinergicamente al fine di dotare il Comune di uno strumento avanzato ed innovativo che costituisce un insieme di regole concrete, che senz’altro potranno contribuire a qualificare ulteriormente la trasparenza e l’efficienza della pubblica amministrazione”.

Il Codice Etico degli appalti del Comune di Trapani è suddiviso in due parti: la prima, che consta di 8 articoli, affronta gli aspetti legati alle imprese concorrenti ed appaltatrici degli appalti comunali di lavori, forniture e servizi, in particolare, il dovere di correttezza, l’obbligo di dichiarare espressamente di non essere vittima di estorsione, la concorrenza, i rapporti con gli uffici comunali, il dovere di segnalazione di anomalie in qualunque fase di svolgimento delle gare o durante l’esecuzione del contratto. La seconda parte, composta da 11 articoli, riguarda invece i doveri ed il comportamento del personale che svolge mansioni e funzioni nell’ambito degli appalti comunali, con l’obiettivo di garantire la correttezza e l’imparzialità della pubblica amministrazione, riprendendo ed integrando a tale scopo il codice ministeriali di comportamento dei pubblici dipendenti.

“Il nostro Codice, così elaborato – afferma con soddisfazione Fabio Bongiovanni – è già un punto di riferimento per tante altre amministrazioni, senza alcuna distinzione politica, che intendono rispondere non soltanto ad un dettato normativo, ma soprattutto ad una richiesta che arriva dal basso, da una società che vuole crescere nel rispetto delle regole e delle procedure. Anche l’Anci Sicilia ha già avuto modo di apprezzare il proficuo lavoro svolto nella nostra Città e dal Consiglio comunale con l’approvazione del Codice degli Appalti. Sono sicuro che il nostro potrà divenire un modello da cui prendere spunto per favorire quella necessità di certezza e trasparenza dell’attività burocratica, unita alla lotta sempre più efficace e concreta a qualsiasi tipo di infiltrazione”.