Lo ha stabilito una recente sentenza della Corte di Cassazione che giudica sufficiente, per l’elevamento della multa, la certificazione della Polizia. Cioè se è il poliziotto che verifica e certifica l’infrazione segnalata dagli strumenti in dotazione bisogna bisogna fidarsi di lui, non servono ulteriori prove. La sentenza ha ribaltato due gradi di giudizio che davano ragione a un cittadino di Massa che non aveva ricevuto alcuna foto che comprovasse l’infrazione commessa. La Cassazione ha preferito accogliere il ricorso del Comune di Massa, annullando le sentenze del giudice di pace e del tribunale.
La “contestazione era affidata all’organo di polizia preposta che ha fatto l’accertamento in conformità alla normativa. Di conseguenza, il relativo verbale poteva essere contestato solo con querela di falso”: queste frasi non saranno ben accolte dalle migliaia di persone alle prese con i ricorsi per multe a distanza che giudicano ingiustificate. ”Una sentenza che lascia l’amaro in bocca”, dicono ad Altroconsumo, “perché all’automobilista non vengono dati elementi che possa usare a suo discapito. Se non ho la foto come faccio a dimostrare che non sono io?”. Dall’indisciplina degli automobilisti i comuni sperano di ricavare 4 miliardi di euro in multe. L’Aci ha denunciato: ci sono più autovelox che etilometri. E si capisce, l’etilometro accerta, sanziona ma non produce reddito, come l’autovelox.
In effetti, dei diecimila ricorsi alle multe ogni anno ne vengono accolti almeno una metà. E ha qualche ragion d’essere la polemica contro i Comuni accusati di voler fare cassa attraverso i dispositivi di controllo della sicurezza stradale. Per non dimenticare i numerosi scandali di autovelox truccati ad arte.
Rispetto all’uso indiscriminato degli autovelox, la stessa Cassazione ha vietato, il 14 novembre, l’installazione di apparecchi elettronici di rilevazione su una strada extraurbana secondaria. Come dire, lì le multe contestatele di persona. L’infrazione del limite di velocità, questa volta, era avvenuta nel territorio del comune di Frascineto, in Calabria, e già il giudice di Pace di Castrovillari, in primo grado, aveva bocciato il verbale per eccesso di velocità, per le modalità di rilevamento utilizzate.
Va detto, che solo nell’ultimo agosto sono state fatte 70 mila multe per eccesso di velocità. Dalla Polstrada spiegano che lo strumento dell’autovelox, e del telelaser e poi del tutor sono utilissimi come deterrente. Il comportamento sulle strade è ancora troppo indisciplinato e gli incidenti restano sempre una piaga italiana. Ultimamente l’autovelox è stato arruolato anche per pizzicare le migliaia di automobilisti che si ostinano a circolare senza la Rc Auto.