E il bilancio di previsione 2011 non rispetta il patto di stabilità. Una nuova tegola per l'Amministrazione del Sindaco di Marsala, Renzo Carini, che è arrivata all'approvazione di questo bilancio solo in extremis, a fine Agosto, e con il voto favorevole di soli nove consiglieri. Come da prassi, dopo l'approvazione in Consiglio, lo strumento è passato all'esame della magistratura contabile che ha evidenziato una serie di incoerenze, alle quali il Comune dovrà replicare a breve. Insomma, anche Carini ha le sue lettere da spedire...
Uno degli errori più marchiani, che ha fatto arrossire i magistrati contabili è l'inserimento tra le voci di entrata dei 3.190.000 euro che il Comune dovrebbe realizzare dalla dismissione di alcuni beni comunali, tra i quali ad esempio il nuovo mattatoio mai entrato in funzione, e Villa Damiani. Ebbene, la Corte fa notare che in realtà questa voce d'entrata non va calcolata, per il semplice motivo che la delibera di dismissione dei beni era stata bocciata in Cosniglio Comunale...
Carini ha poi previsto addirittura l'aumento del 30%, rispetto all'anno scorso, di risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione. Ma è la Corte dei Conti stessa che non riesce a capire in base a quale principio sia calcolato questo aumento.
Ma la vera sopresa è un'altra. C'è un disavanzo, nella gestione 2010, di ben 5.564.882 euro. Questo disavanzo non è stato mai considerato nella stesura dle bilancio, ed invece la Corte fa notare che il disavanzo deve entrare in bilancio, come è ovvio che sia.
Questa nota della Corte dei Conti rischia di essere un terremoto contabile e politico per il Comune di Marsala. Non siamo a rischio dissesto, ma quasi. Non ci sono soldi, e qualcuno ci ha nascosto la verità. Tenta di sdrammatizzare il Sindaco Carini: "Si tratta di normali chiarimenti contabili che fornieremo presto".
La cosa più grave è che, a quasi un anno di distanza, si fanno sempre più evidenti le ragioni dell'ex vicesindaco Michele Milazzo che aveva chiesto, lo scorso Dicembre, una rendicontazione della gestione dell'ente, per capire in tempo su quali entrate e uscite lavorare. Dalla polemica che ne era nata con Renzo Carini, Milazzo era stato poi costretto alle dimissioni. Ma con il senno di poi, il suo allarme non era infondato. La Corte dei Conti contesta la procedura di mobilità messa in campo dal Comune di Marsala. E proprio su quella procedura si era anche consumato uno scontro fortissimo tra Carini e Milazzo, che la riteneva dispendiosa ed inopportuna. Il 21 Giugno scorso, infine, una nota del capo della ragioneria, Nicola Fiocca, evidenziò "i gravi problemi finanziari" del Comune. Bloccando "in via precauzionale i pagamenti di tutte le spese". Carini bollò la cosa come una mera "circolare interna"
La sessione del consiglio comunale che è appena cominciata assume dunque toni drammatici. I consiglieri dovevano trattare proprio le variazioni di bilancio. Sindaco e Giunta avevano in testa di elargire qualche contributo a destra e a manca, per mantenere qualcuna delle troppe promesse fatte in questo periodo di vacche magre. Ed invece si dovranno confrontare con un bilancio da chiarire alla Corte dei Conti, e con un'operazione verità sulle casse comunali che, per rispetto dei cittadini, non può più essere rinviata.
Ad esempio, c'è, sempre a giudizio della magistratura contabile, la necessità di verificare la ragioni del mancato pagamento, nell'esercizio 2009, di un differenziale negativo riguardante le rate «swap», il contratto sui «mutui rinegoziati» che il Comune ha deciso si strappare, con conseguente lite giudiziaria tutt'ora in corso. E come se tutto ciò non bastasse, c'è anche un disavanzo di parte del capitale (2.787.500 euro) per cui l'impostazione del bilancio 2011 non consentirebbe il rispetto degli equilibri.