L’area sottoposta alle indagini è stata negli ultimi anni al centro di un vero e proprio controllo a tappeto dei lavori pubblici e privati, attraverso danneggiamenti a mezzo incendio nei confronti degli imprenditori.
Ecco il comunicato stampa dei Carabinieri
L’attività investigativa, durata circa un mese, è la naturale prosecuzione dell’attività denominata THE END, che alla fine dello scorso anno ha consentito di arrestare 23 persone ritenute affiliate al mandamento mafioso di Partinico.
In particolare, nel corso della precedente indagine, erano apparse evidenti le escalation criminali di Leonardo Vitale e del fratello maggiore Giovanni Vitale, figli del noto boss ergastolano Vito Vitale, avvicendatisi alla guida del mandamento mafioso di Partinico tra la fine del 2008 e la fine del 2010.
Le nuove indagini, originate da una preoccupante situazione di fibrillazione nel territorio, a causa della recrudescenza degli episodi di danneggiamento e di intimidazione, hanno registrato in presa diretta l’evoluzione delle dinamiche interne del mandamento di Partinico, con l’affermazione della leadership di Giovanni Vitale che, avvalendosi del contributo dei fratelli Giovanni e Piero Serra, e di Santino Lo Biundo, avrebbe intrapreso una strategia di rafforzamento della funzione di controllo del territorio mediante l’imposizione vessatoria del “pizzo”, non esitando ad usare la violenza, come nel caso dell’incendio ai danni dell’imprenditore Giuseppe Amato, sino a quel momento vicino all’organizzazione mafiosa.
Contestualmente è stata eseguita una perquisizione locale, disposta dalla Procura della Repubblica, nei confronti di Pietro Di Trapani, consigliere di minoranza del Comune di Partinico (cui è stato notificato un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa).
Gli arrestati sono: Giovanni Vitale, nato a Partinico il 27.09.1982, detenuto; Santino Lo Biundo, nato a Partinico il 24.04.1987; Giovanni Serra, nato a Partinico il 10.10.1984; Pietro Serra, nato a Partinico il 15.04.1990