I brufoli e l’acne giovanile, per le prossime generazioni e in un futuro non molto lontano, potranno solo essere un ricordo. È infatti allo studio dell’azienda Sanofi Pasteur, la più grande al mondo che si occupa di vaccini, un vaccino che sarà in grado di sconfiggere quelle piccole infiammazioni cutanee, che rappresentano un vero e proprio incubo adolescenziale.
In questo senso, la Sanofi Pasteur, ha stipulato una collaborazione con l’Università di San Diego per elaborare un metodo di cura in grado di contrastare l’azione del batterio responsabile dell’acne, ovvero il Propionibacterium Acnes che fa parte della microflora batterica naturalmente presente sulla pelle dell’uomo.
L’approccio terapeutico messo in campo sarà quindi di tipo immunologico, come si legge sul New Scientist e non eliminerà il P. Acnes ma lo neutralizzerà, rendendolo innocuo. Al momento l’acne rappresenta un disturbo che colpisce circa l’85% dei teenagers e nell’8% dei casi può persistere anche oltre i 30 anni e purtroppo le attuali cure mediche non risolvono il problema del tutto. Infatti, il dottor Chun-Ming Huang, a capo della ricerca, spiega che i trattamenti in corso sono ancora carenti, mentre questa scoperta, che si basa sullo sviluppo di una sostanza che agirebbe come anticorpo anti acne, si preannuncia l’unica in grado di sconfiggere completamente il problema.
Per farlo il team del dotto Huang, ha scoperto che all’interno del DNA del batterio responsabile, P. Acnes, si trova il gene di una proteina detta CAMP, che agirebbe nelle ghiandole sebacee distruggendo le cellule. L’obiettivo degli studiosi è quello di individuare i batteri che producono la CAMP e neutralizzarli, senza distruggere gli altri, che si trovano sulla pelle. Così dopo aver accertato l’efficacia e la sicurezza della terapia sarà possibile iniettare gli anticorpi anti CAMP direttamente nella pelle attraverso micro aghi.
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