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24/11/2011 05:39:53

Renzo Carini/1: "Nessun pericolo di dissesto economico per il Comune di Marsala"

Non preoccupatevi.  Non bisogna allarmarsi. La stessa Corte dei Conti ci ha comunicato martedì che non si sono irregolarità
Nessun pericolo?
No.
Ma che è successo?
Erano semplici osservazioni che la Corte dei Conti fa ad ogni Comune. Noi abbiamo risposto subito.
Tutto qui?
Si. Erano semplici richieste di informazioni che la Corte dei Conti formula su tutti i bilanci. Avevamo già risposto il 16 Novembre. Noi affrontiamo con serenità e attenzione tutti i problemi.
Ma per capirci meglio, la Corte rimproverava al Comune di aver previsto entrate e le plusvalenze per le vendite degli immobili , nonostante la bocciatura della delibera in Consiglio Comunale.
Non voglio entrare in tecnicismi, ma nello specifico noi non utilizziamo questi soldi per finanziare la spesa corrente. E abbiamo già risposto.
La Corte denunciava anche un disavanzo di gestione di 5 milioni e 500 mila euro.
Nel 2010 ci sono 3 milioni e 300 mila euro di disavanzo che ci portiamo dal 2009, e che abbiamo ridotto di circa 800.000 euro. E comunque presentiamo un avanzo complessivo di amministrazione di 12 milioni e 881 mila euro.
Quindi possiamo stare tranquilli. Eppure la ragioneria del Comune di Marsala a Marzo denunciò l’impossibilità per il Comune di pagare i fornitori....
E’ un problema che riguarda l’applicazione del patto di stabilità e tutti i Comuni di Italia, da Aosta a Lampedusa.
Mal comune…
Noi non è che non abbiamo i soldi in cassa. Non possiamo superare alcuni paletti stabiliti dall’ultimo decreto del Governo, ad Agosto, che ci impone dei paletti ben precisi tra spesa corrente ed investimenti. Tutti i Comuni sono nelle stesse condizioni.
Il Comune ha i soldi, ma non può utilizzarli.
Si, noi gli investimenti li stiamo facendo. Stiamo realizzando molte opere pubbliche, ma abbiamo dovuto sospendere i pagamenti pur avendo i soldi, per una questione di rispetto del patto di stabilità che mette in gravissime difficoltà tutti i Comuni d’Italia. Ci sono bloccati nei Comuni d'Italia in totale circa 41 miliardi di euro, che i Comuni non possono utilizzare per pagare i loro fornitori.
Quindi non si pagano i fornitori.
Noi nei giorni scorsi abbiamo fatto un avviso pubblico per cercare istituti creditori che possano anticipare i nostri pagamenti e sbloccarli.