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25/11/2011 07:59:15

E' Francesco Tartamella il faccendiere trapanese arrestato ieri dagli uomini della Guardia di Finanza di Piacenza

Come abbiamo raccontato, Tartamella aveva già precedenti per bancarotta fraudolenta e truffa. Il suo nome era comparso in una indagine per una truffa milionaria all'UE. Nel corso dell'odierna operazione i finanzieri hanno posto tra l'altro sottosequestro una villa sul mare di 18 stanze e beni per complessivi tre milioni di euro.
Le indagini, erano coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, e sono la naturale prosecuzione di una pregressa attività ispettiva nei confronti di una nota azienda piacentina, leader nel settore della commercializzazione di materiale elettrico.L'interesse degli investigatori si era soffermato su una ingente fornitura di materiale effettuata dalla verificata in favore di una società bresciana, per un controvalore, mai corrisposto, di circa 4 milioni di euro. Già nelle prime fasi investigative, emergeva la responsabilità di alcuni personaggi vicini alla società bresciana che, attraverso l'interposizione fittizia di prestanome e società costituite ad hoc, oltre a non corrispondere la cifra dovuta al venditore piacentino, erano responsabili di numerosi altri reati quali la bancarotta fraudolenta, la ricettazione, l'appropriazione indebita, la truffa e diversi reati tributari.

All'inizio di quest'anno erano state già arrestate di quattro persone e sequestrati beni immobili e quote societarie, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Brescia L'ulteriore approfondimento di indagine ha fatto scoprire che il personaggio chiave dell'intera vicenda: ideatore, organizzatore e fautore, assieme alle persone già gravate dai provvedimenti restrittivi, della truffa perpetrata ai danni della società piacentina era Tartamella. L'epilogo dell'operazione all'alba di giovedì 10, con la cattura dell'indagato ed il sequestro preventivo per equivalente, in diverse città italiane, in collaborazione con le fiamme gialle di Brescia, Perugia, Pavia e Trapani, di abitazioni, locali commerciali e autovetture di grossa cilindrata, per un valore di mercato pari a 3 milioni di euro. Tra i beni sequestrati spicca la prestigiosa villa di 18 stanze, con vari ettari di terreno di pertinenza, ubicata in una rinomata località turistica della provincia di Trapani, con sbocco direttamente sul mare.