È stata una conferenza stampa chiarificatrice. Si è parlato di reprimere ancora una volta la parola “sanatoria” dalle discussioni intorno a questo disegno di legge.
Perché non vuole che si usi questa parola?
Perché nella mia ottica si tratta invece di una valorizzazione delle coste.
Chi eravate alla conferenza?
Oltre a me c’era anche l’architetto Carlo Foderà, vicepresidente dell’associazione ambientalista Amici della Terra. Si tratta di un tecnico che ha dato la spiegazione punto per punto di questo disegno di legge.
E' sempre lo stesso disegno di legge che già ci aveva illustrato in altre occasioni?
Sono stati stralciati gli articoli che erano più incriminati, il 3 e il 4, che non erano stati pensati da me ma erano stai poi emendati in commissione.
Però il suo disegno legge non è stato messo in calendario per le prossime sedute all’Ars. Ha subito un altro stop.
Durante la conferenza dei capigruppo, il presidente dell’Ars Cascio ha deciso di non lasciare nulla a sproposito e di rinviare in IV commissione il disegno legge e la conferenza si è impegnata a rimetterlo in calendario subito dopo la finanziaria, quindi ad inizio 2012.
Dopo i fatti di Barcellona Pozzo di Gotto, Saponara e del messinese, questo suo disegno di legge troverà un ostacolo in un’opinione pubblica sempre sensibile stanca di quello che è stato fatto nel nostro territorio? I cittadini si chiedono “perché accade tutto questo? Siamo stanchi di cercare le risposte nel fango”.
Non è il testo di questo disegno di legge la causa di quello accaduto nel messinese.
Certo. Però potrebbe essere percepito come un segnale contrario rispetto a quello che i cittadini si chiedono…
La percentuale degli abusi edilizi è minima rispetto agli abbandoni totali degli immobili sul fronte mare. I danni che si sono verificati nel messinese sono dovuti ad esempio alla mancata pulizia degli alvei dei fiumi, alla mancanza di controlli del Genio civile o dei vari assessorati sulle costruzioni nei letti dei fiumi. Le costruzioni abusive che stanno creando problemi nel messinese non sono quelle nei 150 metri dal mare ma stanno crollando le zone montane. Nel mio disegno di legge con la creazione dei piani di recupero si va a mettere dentro tutto. C’è anche un sistema informatizzato all’Assessorato territorio e ambiente per i rilievi sul rischio idrogeologico che aspetta dei fondi adeguati. Per quanto riguarda le coste, poi, è un problema anche economico per la Sicilia. Leggevo l'altra volta sul giornale che ci sono anche due multinazionali interessate a valorizzare le coste siciliane.
Due multinazionali?
Sì, hanno fatto richiesta al presidente della Regione per creare le condizioni per valorizzare le coste. Valorizzare significa creare posti di lavoro...
Lei qualche tempo fa ha detto. Anche io ho una casa abusiva. Si è scatenata una specie di caccia al tesoro per capire dove si trovi questo immobile. Dov’è la sua casa abusiva?
Si trova a Marausa.
L’ha costruita lei o l’ha comprata già abusiva?
È una casa costruita nel 1981 non da me ma da una persona che voleva utilzzare quell'immobile per fare un ristorante. Nell’83 ha pagato la sanatoria e fatto anche 20 giorni di carcere, perché allora era previsto così. Ha messo in regola tutto ciò che riguarda il Genio civile. Nell’88 l’ha venduta ad un’altra persona che ha continuato l'attività ristorazione, con tutte le autorizzazioni di Comune e Questura. Nel ’91 l’ho acquistata io.
Se le dicessero che si deve abbattere?
Io non mi sono nascosto nel dire che si può anche abbattere, perché se si va a guardarla adesso è diventata un rudere e non mi danno nemmeno l’autorizzazione di andare a metterla in sicurezza. Come ho detto anche al procuratore Di Pisa, c’è da sanarci tutti perché non c’è uno che non ha una colpa: non aver visto, non aver bloccato, non aver demolito. Dal 31 maggio 1994 le amministrazioni comunali, se il proprietario non avesse demolito, erano loro che dovevano acquisire al patrimonio comunale e ad abbattere quegli immobili.
Cosa vi siete detti con Di Pisa? Si è sorpreso di questa convocazione in Procura a Marsala?
Mi fa piacere che la giustizia si muova così velocemente, ma la vorrei veloce anche su tutto. Come ho detto a Di Pisa, una giustizia che dal '94 ad oggi non ha controllato le amministrazioni inesistenti è inadempiente.
Perché secondo lei è stato interpellato in procura?
Io sono stato chiamato solo sull’interrogazione, che era e rimane validissima, del consigliere comunale Enzo Sturiano sulla procedura Vas per l'abbattimento delle case. Io sono convinto che, come ha scritto il dirigente regionale Zuccarello, tutti i piani di demolizione devono essere sottoposti a Vas, come prevede lo stesso mio disegno di legge.
Perché?
Queste case che vengono demolite contengono amianto, dove andrà a finire? E cosa prevede il comune per quei siti visto che sono acquisiti a patrimonio comunale?
Ma gli ingegneri del comune hanno risposto allo stesso Sturiano dicendo che queste demolizioni sono singoli interventi e non un piano e quindi non occorre la Vas…
Non sono solo poche abitazioni, ma sono 509, questo sì che prevede un programma. Questo ho detto a Di Pisa.
E lui che ha risposto?
Sicuramente nominerà un consulente che accerterà tutto ciò che riguarda la materia.