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08/12/2011 16:56:26

Omicidio Azzaro. Il 20 dicembre l'udienza preliminare

All'udienza i difensori dell'imputato, gli avvocati Diego Tranchida e Paolo Paladino, decideranno quale strategia difensiva seguire e se scegliere un eventuale rito alternativo.
Si costituiranno anche le parti civili, ossia i più stretti congiunti di Aldo Azzaro assistiti dagli avv.ti Stefano Venuti, Vito Cimiotta e Felicita Tranchida.
Per quanto attiene l' altro cugino La Grutta Giuseppe (32 anni), le indagini non sono ancora concluse e se ne attende l' esito.

L’omicidio avvenne la sera del 3 marzo, presso l’abitazione della fidanzata di Azzaro. I due cugini omonimi, Giuseppe La Grutta, di 22 e 32 anni, si recarono lì per parlare con Azzaro.
I tre iniziano a discutere animatamente, in poco tempo la discussione si fa sempre più concitata. Uno dei due uomini estrae una pistola, l'appoggia all'addome di Azzaro e preme il grilletto. Per Azzaro non c'è nulla da fare, muore a causa della forte emorragia causata dal colpo a bruciapelo alle 00:45. I carabinieri seguirono tante piste, considerando anche che sia Azzaro che i due aggressori avevano precedenti penali. Ma quella che sembrò più plausibile fu la pista passionale.
Un mese dopo Giuseppe La Grutta senior viene scarcerato. Secondo i legali ha una posizione più defilata rispetto al cugino nella commissione dell'omicidio, perchè non era a conoscenza delle intenzioni dell'altro La Grutta di sparare al suo rivale in amore, Azzaro. Anzi, non sapeva neanche che suo cugino fosse armato. Giuseppe La Grutta, tra l'altro, è stato il primo a soccorrere la vittima dopo che il cugino, reo confesso, gli ha sparato.